La nuova legge urbanistica approvata a fine 2017 finisce nel mirino del consigliere Stefano Bargi della Lega Nord. Il consigliere, infatti, sottolinea come “lo scorso 4 febbraio, eminenti costituzionalisti ed esponenti della cultura italiani abbiano manifestato la loro preoccupazione per l’entrata nel nostro ordinamento di una legge così in contrasto con i principi che regolano i modi dell’abitare” e per questo “hanno lanciato un appello al governo perché rimetta alla Corte Costituzionale la legge urbanistica recentemente approvata dalla Regione Emilia-Romagna”. La stessa istanza è stata rilanciata da alcune associazioni ambientaliste non solo alla presidenza del Consiglio dei Ministri ma anche all’Avvocatura Generale dello Stato.
Secondo l’esponente del Carroccio “i rilievi principali alla nuova legge urbanistica della Regione riguardano la lesione dell’autonomia dei Comuni”. Per questo Bargi chiede alla Giunta regionale “se sia a conoscenza del parere espresso dal governo e dall’Avvocatura Generale dello Stato relativamente all’istanza avanzata da alcuni costituzionalisti ed esponenti della cultura riguardo la legge urbanistica, se non si corra il rischio che il primo provvedimento urbanistico adottato possa venire impugnato con ricorso alla Corte Costituzionale alla luce dei profili di illegittimità rilevati e, infine, se non ritenga opportuno adottare le necessarie modifiche alla nuova legge per evitare una possibile e devastante paralisi burocratica nella pianificazione territoriale dei vari Comuni dell’Emilia-Romagna”.
(Margherita Giacchi)