COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio Modena. Frana di Boccassuolo, Fdi: “Regione chieda al Governo dichiarazione stato d’emergenza”

“La frana, con un fronte di circa due chilometri, sta interessando la frazione di Boccassuolo nel comune di Palagano, in provincia di Modena, causando gravi danni e disagi alla popolazione locale”

La Regione richieda al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza per la frana di vaste proporzioni, e in pieno movimento, che sta interessando la frazione di Boccassuolo, nel comune di Palagano, in provincia di Modena, al fine di ottenere ulteriori risorse e supporto per la gestione della crisi. Lo chiedono Ferdiando Pulitanò, primo firmatario, e Annalisa Arletti (Fratelli d’Italia) in un’interrogazione rivolta alla Giunta.

A partire da venerdì 11 aprile – si legge nell’atto – una frana con un fronte di circa due chilometri ha demolito due strade comunali, via La Motrona e la via comunale per Centocroci, oltre al ponte sul Rio della Lezza, isolando parzialmente l’abitato e rendendo difficoltoso l’accesso ai servizi essenziali. Nella notte tra il 15 e il 16 aprile, la frana è avanzata di ulteriori 100 metri, lambendo alcune abitazioni e costringendo all’evacuazione 15 persone da dieci case. Attualmente, 51 residenti risultano parzialmente isolati. “La situazione – sottolineano i due esponenti di FdI – è stata definita ‘drammatica’ dal sindaco di Palagano, che ha lanciato un appello alle istituzioni per un supporto immediato nella gestione dell’emergenza e nella successiva fase di ricostruzione”.

Per questi motivi Ferdinando Pulitanò e Annalisa Arletti chiedono all’esecutivo regionale anche “quali ulteriori interventi urgenti si intendano per fronteggiare l’emergenza in atto a Boccassuolo di Palagano, garantendo la sicurezza dei residenti e il ripristino dei servizi essenziali; se sia previsto un piano di monitoraggio continuo del movimento franoso e quali strumenti tecnologici saranno utilizzati a tal fine; quali misure a medio termine la Regione intenda adottare per la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate, in particolare le strade comunali e il ponte sul Rio della Lezza, al fine di ripristinare la viabilità e l’accesso ai servizi per la popolazione locale; se siano stati stanziati fondi specifici per affrontare l’emergenza e la ricostruzione e, in caso affermativo, a quanto ammontino e come saranno distribuiti”. Infine, domandano “quali strategie la Regione preveda di mettere in campo per prevenire simili eventi in futuro, in particolare nei territori montani soggetti a dissesto idrogeologico, e se siano previsti interventi strutturali o piani di manutenzione straordinaria”.

(Luca Govoni)

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