COMUNICATO
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Territorio Modena. Piccinini (M5s): “la recente rotta degli argini del Panaro è dovuta alle tane degli animali?”

La consigliera cinque stelle riprende gli allarmi lanciati dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) che potrebbe avere un rilievo specifico nella progettazione dei nuovi argini

A cosa si deve esattamente la drammatica rottura dell’argine del fiume Panaro lo scorso 5 dicembre con conseguente alluvione di vaste aree nel territorio dei comuni di Nonantola e Catselfranco Emilia, nel modenese? Lo chiede Silvia Piccinini (M5S) in un’interrogazione alla Giunta regionale.

La consigliera riporta, infatti, informazioni e chiarimenti dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) rispetto alla rottura dell’argine del Panaro in località Gaggio di Castelfranco Emilia e sottolinea come tale Agenzia, tra le criticità segnalate, “nel caso delle misure dirette al contenimento delle specie fossorie, segnali le difficoltà ad individuare soluzioni stanti gli strumenti legislativi attuali.”

“In sostanza, specifica l’esponente Cinque Stelle, vengono sottolineate criticità rispetto alla possibilità di ricorrere in modo diffuso alla posa di reti metalliche nelle pendenze degli argini con l’obiettivo di rendere impossibile l’intrusione da animali e la conseguente escavazione di tane con tunnel passanti”.

Considerando che la rotta degli argini è stata determinata “da cause non ancora definitivamente accertate anche se ha interessato il corso del fiume Panaro in punti in cui si sono registrate azioni intrusive da parte di istrici e altri animali di specie fossoria”, Piccinini interroga la Giunta per sapere se conferma quanto indicato da Aipo e se non ritenga, in fase di progettazione degli interventi volti a scongiurare la presenza di tane negli argini, di prendere nuovamente in esame “la possibilità di utilizzare in modo diffuso e sistematico reti metalliche o plastiche disponendole al di sotto della superfici pendenti degli argini maestri, al fine di proteggerli da possibili cedimenti strutturali dovuti alla presenza di tane di animali, mettendo a disposizione di AIPO gli opportuni finanziamenti eventualmente necessari”.

 

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