“Dettagliare i tempi di intervento per la riqualificazione e rifunzionalizzazione di Porta Borghetto e per la realizzazione della Casa della Salute di Lungagnano effettuati con fondi PNRR”.
Così il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri in un’interrogazione in cui sottolinea come il progetto piacentino sia attualmente fermo al 43% della sua realizzazione a fronte di un obbligo di consegna all’atto dell’aggiudicazione dei lavori, entro il 2024.
“A seguito delle inadempienze della ditta aggiudicataria -specifica ancora il consigliere- il Comune ha risolto il contratto e applicato una penale di oltre 400 mila euro dovendo però anticipare oltre 30 mila euro per pagare gli stipendi non corrisposti dall’appaltatore a sei operai, lasciando però il cantiere in stato di abbandono e rendendo incerto il rispetto della scadenza per i fondi PNRR al 31 dicembre 2026”.
In aggiunta alla vicenda di Porta Borghetto, Tagliaferri solleva anche una seconda criticità rappresentata dalla Casa della Salute di Lungagnano, “attesa da oltre sei anni e destinata a fornire servizi sanitari essenziali ai 15.000 residenti dell’area”. Da informazioni dei media cittadini il consigliere di Fratelli d’Italia apprende che ” l’impresa appaltatrice è coinvolta in un pignoramento presso terzi disposto dal Tribunale di Napoli Nord, circostanza che la stessa AUSL ha definito come potenzialmente idonea a avere ripercussioni sull’avanzamento dei lavori e sulla gestione finanziaria dell’appalto, impedendo di fatto l’avvio dei pavori, sebbene l’appalto sia stato formalmente consegnato nello scorso luglio”.
Stante le vicende giudiziarie ancora in atto, risulterebbe quindi quasi impossibile anche in questo caso il rispetto delle tempistiche imposte dai fondi PNRR e dal concreto rischio di perdere tali fondi nasce l’atto ispettivo presentato.
Oltre a chiedere specifiche informazioni sullo stato d’intervento e sul cronoprogramma di Porta Borghetto, Tagliaferri sollecita la giunta regionale per capire “se la Regione fosse già a conoscenza dell’esistenza del pignoramento presso terzi disposto dal Tribunale di Napoli Nord a carico dell’impresa incaricata della Casa della Salute di Lugagnano e quali verifiche di idoneità economica, contributiva e operativa siano state effettuate dall’AUSL di Piacenza prima e dopo l’affidamento dell’appalto e se tali verifiche siano state ritenute sufficienti”.
Nell’auspicare la risoluzione del contratto da parte dell’Ausl piacentina per la Casa della Salute di Lungagnano, Tagliaferri chiede il cronoprogramma dettagliato ed eventuali misure urgenti da parte della Regione “per tutelare i cittadini dell’Alta Val d’Arda, privi da anni dei servizi sanitari territoriali che la Casa della Salute dovrebbe garantire”.
Ultimo quesito di carattere più generale, infine, per capire “quali azioni la Giunta regionale intenda introdurre per rafforzare il monitoraggio delle opere PNRR e prevenire ulteriori affidamenti a imprese inaffidabili da parte delle AUSL e degli enti locali”.
(Luca Boccaletti)


