COMUNICATO
Assemblea

Territorio. Piccinini (M5s): “Eradicare le nutrie non solo con l’abbattimento, ma anche con la sterilizzazione”

“Orientare in modo meno cruento le azioni dei Comuni del Circondario imolese e del Comune di Ferrara

Quali iniziative intende attuare la Regione per controllare ed estirpare le nutrie e per promuovere campagne di sterilizzazione di questi roditori? In una dettagliata interrogazione alla Giunta, la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) chiede alla Regione “quali siano le iniziative di controllo ed eradicazione incruenta delle nutrie sul territorio regionale effettuate attraverso sterilizzazione; se intenda promuovere la realizzazione di progetti di sterilizzazione delle nutrie basati sulla cattura degli esemplari e, nel caso delle femmine sulla sterilizzazione tramite laparoscopia; se intenda agire rispetto alle realtà (Enti locali, come nel caso del Comune di Ferrara, o del Circondario imolese) al momento impegnate in piani d’azione per il contenimento delle nutrie incentrati sugli abbattimenti, per orientarli, invece, verso la sterilizzazione”.

La consigliera pentastellata ricorda che ci sono diversi metodi per contenere la presenza di questi animali che, scavando cunicoli lungo gli argini, mettono a rischio i corsi d’acqua e anche le coltivazioni, tanto che l’Unione europea ha collocato “la nutria tra le specie alloctone invasive (Convenzione di Rio) che causano impatti rilevati alla biodiversita”, chiamando i Paesi europei a estirparle. Spesso, sostiene la capogruppo, l’unico sistema per intervenire, anche se ne esistono altri, è l’abbattimento con le armi. “L’eradicazione delle colonie di nutrie- afferma Piccinini- attraverso queste tecniche dirette all’abbattimento e all’uso di armi da fuoco rischia, però, al di là di qualsiasi altra valutazione di natura etica, di risultare inefficace, in considerazione della grande diffusione di questi animali e della loro capacità riproduttiva”. La consigliera cita i casi del Nuovo Circondario Imolese e del Comune di Ferrara. In quest’ultima città, però, “va rimarcata la forte azione dei gruppi di opposizione nel Consiglio comunale estense diretta a ottenere rilevanti modifiche al piano di eradicazione attraverso abbattimenti, così da renderlo efficace e duraturo mediante altre misure quali la sterilizzazione”.

Piccinini punta sulla sterilizzazione come avviene con progetti realizzati da alcuni “Comuni (recentemente Castello d’Argile, in provincia di Bologna) o da Consorzi di Bonifica (Consorzio della Bonifica Renana)”. E ci sono anche, conclude la consigliera, tentativi “con risultati molto incoraggianti”, come quello della sterilizzazione degli esemplari femminili, per via laparoscopica, sviluppato dall’Università di Torino.

 

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