COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio. Question time Rossi (Pd) su concessioni demaniali: “Canone minimo può arrivare fino a 2.500 euro”

L’assessore Corsini conferma l’impegno della Regione ad attivarsi con il governo: “Analisi più approfondita su chi usufruisce di questo canone”

Rivalutare in sede di Conferenza Stato-Regioni l’importo dei canoni minimi per le concessioni demaniali marittime dei micro-concessionari per l’anno 2021. Lo chiede in question time in Aula, la consigliera del Partito democratico, Nadia Rossi, specificando che la misura minima del canone ammonterebbe a 2.500 euro mentre fino allo scorso anno arrivava a 362,90 euro.

“L’aumento- spiega la consigliera – è stato deciso come misura di compensazione della norma ‘salva-pertinenziali’, che ha abrogato i Canoni Omi precedentemente in vigore. Il superamento dei Canoni Omi previsti sin dal 2006- continua- è stata una miglioria frutto di una battaglia istituzionale e politica portata avanti dalla Regione Emilia-Romagna”. Ma, secondo la consigliera, in questo modo, alcuni micro-imprenditori, come come i titolari di mosconi, boe, campi da gioco o cartelloni pubblicitari in aree demaniali, possono arrivare a pagare un aumento pari a quasi 7 volte la cifra dello scorso anno. “Gli operatori che svolgono attività minori o complementari all’offerta balneare, come tutti gli operatori del settore turistico, nel corso del 2020 sono stati particolarmente colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia – spiega Rossi.

“La Regione si è già attivata da tempo sulla questione- risponde l’assessore al turismo, Andrea Corsini-, e si è già deciso, di concerto con altre regioni, di portare le criticità al governo, visto che la determinazione dei canoni è di esclusiva competenza statale. Ci sono, infatti, alcune concessioni in capo ai Comuni che vedrebbero aumentare in modo sconsiderato il canone, così come le associazioni sportive, di pesca, etc. Ci vuole un’analisi più approfondita su chi usufruisce di questo canone” conferma.

Soddisfatta della risposta, Nadia Rossi. “La ridefinizione dei canoni va fatta, ma in modo equo” ribadisce.

 

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