COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio Reggio. Pd-Coraggiosa-Lista Bonaccini: “Mantenere l’orario del distaccamento vigili del fuoco di Casltelnovo”

Presentata un’interrogazione per chiedere di non depotenziare la struttura a servizio di un’area considerata disagiata

Il distaccamento dei Vigili del fuoco di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) mantenga l’attuale orario di servizio. Lo chiedono con un’interrogazione, a prima firma Roberta Mori (Partito democratico), Andrea Costa e Ottavia Soncini (Pd), Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini). I consiglieri invitano la giunta ad attivarsi nelle sedi opportune per salvaguardare l’efficienza e aderire alle istanze sindacali e del personale, ma anche per evitare l’indebolimento di un presidio di aree interne già oggettivamente ritenute disagiate, su cui la stessa Regione, in linea con gli obiettivi del Pnrr, investe con azioni di sviluppo per colmare le disuguaglianze territoriali.

“Dai primi anni 2000 -ha ricordato Mori- il distaccamento di Castelnovo è riconosciuto quale sede disagiata ma in base a una circolare ministeriale del novembre scorso, tale status, a partire da gennaio 2024, non sarà più riconosciuto col rischio concreto di una rimodulazione dell’orario di servizio. La motivazione è che per essere sede disagiata deve distare almeno 45 chilometri dal capoluogo. Tuttavia, gli altri parametri ci sono come la classificazione ‘periferica’ e con 10.360 abitanti, la differenza altimetrica di 624 metri rispetto alla sede centrale, i tempi medi di percorrenza di 55 minuti, l’assenza di collegamenti ferroviari, la media di 460 interventi annui negli ultimi 5 anni”.

“Per coprire i 40 chilometri da Reggio Emilia -ha puntualizzato la consigliera- occorre quasi un’ora,
tramite una strada di montagna che d’inverno, con neve e ghiaccio, raddoppia i tempi di percorrenza in auto, che è mezzo quasi obbligato mancando mezzi pubblici. Non da ultimo, su questo territorio sono presenti quattro stazioni sciistiche, bacini, luoghi turistici come la Pietra di Bismantova e il patrimonio naturale e faunistico del Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano. Tali caratteristiche richiedono profonda conoscenza del territorio, formazione e competenze in loco quali l’utilizzo appropriato di attrezzature e automezzi. L’orario a 24 ore con tre giorni di riposo ha sempre incontrato il favore di tutto il personale e dei sindacati, ed è stato apprezzato dalle amministrazioni e dalla popolazione del territorio in quanto ha garantito negli anni l’attivazione di squadre omogenee ed esperte a livello operativo”.

(Lucia Paci)

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