La Regione faccia chiarezza sull’area di Rimini dove dovrebbero sorgere alloggi di edilizia residenziale pubblica.
A chiederlo è Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, con un’interrogazione. La consigliera vuole sapere se si intendano verificare “gli adempimenti del Comune di Rimini con riferimento alla realizzazione di tutti gli interventi approvati con delibera comunale”, coincidente sostanzialmente con il Compendio di proprietà A.S.I”. Quest’ultima è la Società Ariminum Sviluppo Immobiliare srl, proprietaria del compendio le vie Lagomaggio, Pascoli e Ugo Bassi. In via Bassi ha sede la vecchia questura – era apparso sulla stampa – che Asi si era detta pronta, a febbraio, a demolire, lasciando il terreno al Comune “per la costruzione dei 36 alloggi popolari risparmiando i costi di esproprio quantificati in 600mila euro” scrive la consigliera di Fdi.
Le altre richieste di Evangelisti alla Regione riguardano l’eventuale “revisione della graduatoria approvata con Delibera della Giunta Regionale n. 478/2020 alla luce della eventuale mancata realizzazione della parte di intervento relativa alla riqualificazione dell’area, per la quale la proposta del Comune di Rimini ha verosimilmente ottenuto punteggio tale da essere ammessa al finanziamento; tale revisione andrebbe effettuata al fine di non penalizzare altri comuni esclusi dal finanziamento”. Inoltre, la giunta dica se “intenda recuperare le somme eventualmente non dovute al Comune di Rimini e, in generale, accertare possibili irregolarità, con riferimento al potere di monitoraggio della Regione e considerando la verosimile mancata realizzazione degli interventi di riqualificazione”. Un altro quesito è se la Regione ritenga “opportuno interloquire con l’Amministrazione comunale di Rimini al fine di rivalutare congiuntamente ed eventualmente riconsiderare le proposte pervenute dalla proprietà qualora si ravvisasse un concreto pubblico interesse”.
Infine, la capogruppo Fdi chiede alla giunta “se ritenga che il bando pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna recepisca appieno le direttive CIPE, poiché quello che sta accadendo presso il Comune di Rimini parrebbe andare in diversa direzione, ovvero quella di prevedere la realizzazione di un contesto edilizio di natura pubblica senza il miglioramento dell’attuale contesto degradato”.
(Gianfranco Salvatori)