COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Terzo settore. Marchetti (Ln):“rischio cancellazione di numerose associazioni dai registri”

Il leghista, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, interviene sul tema dei requisiti necessari, per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, all’iscrizione nel registro unico nazionale del terzo settore e nei registri regionali

“Rilevante il rischio di vedere cancellate numerose associazioni benemerite”. A lanciare l’allarme, con un’interrogazione rivolta la governo regionale, è Daniele Marchetti della Lega nord, che interviene, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, sul tema dei requisiti necessari, per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, all’iscrizione nel registro unico nazionale del terzo settore e nei registri regionali.

Il consigliere spiega che con l’approvazione del codice del terzo settore queste strutture devono essere composte, requisito per l’iscrizione ai registri, “da un numero non inferiore a sette persone fisiche o tre enti associativi”. Lo scorso 28 maggio, prosegue il leghista, “è stata pubblicata una nota (numero 4995) dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, relativa al numero minimo di soci, che precisa: intervenendo prima della richiesta di iscrizione vengono a sussistere in maniera contestuale entrambi i presupposti (modifiche allo statuto e numero minimo dei soci) necessari ai fini della qualificabilità dell’associazione attraverso l’iscrizione al registro”.

Il servizio Politiche per l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà e terzo settore, rimarca Marchetti, “ha recentemente emesso due bandi i cui moduli di adesione sembrano non prevedere riferimenti esaustivi al registro regionale e al codice nazionale”. Le istruzioni presenti sulla pagina web della Regione, conclude, “indicano correttamente la data del 2 agosto prossimo come termine ultimo per apportare le modifiche allo statuto ma sembrano ignorare completamente il disposto della nota ministeriale”.

(Cristian Casali)

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