COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

TLC. VIA LIBERA ALL’AGENDA DIGITALE DELL’EMILIA-ROMAGNA: “ORA COLMARE I BUCHI TERRITORIALI, LA RETE SIA DISPONIBILE PER TUTTI”

Il documento approvato in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali (sì del Pd, astenuti Ln e M5s) dopo l’audizione del direttore generale di Lepida spa, Mazzini: “Grazie a nostri investimenti infrastrutturali la regione sarà al 100% digitale”

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, oggi presieduta dal vicepresidente Roberto Poli, dopo l’illustrazione, da parte del direttore generale di Lepida spa, Gianluca Mazzini, convocato in audizione, delle attività della società partecipata, ha approvato l’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna (Ader), il documento che fissa gli obiettivi, gli interventi e le risorse che la Regione intende utilizzare per rendere l’Emilia-Romagna al 100% digitale entro il 2025. Ha votato a favore il Pd, mentre si sono astenuti il Ln e M5s.

“Fibra ottica di proprietà per 64 mila km con 1.200 punti di accesso in luoghi pubblici; 100% della popolazione raggiunta da banda larga, 85% da banda ultra larga; 100% delle scuole servite dalla banda ultra larga, 50% dalla fibra ottica; 100% dei Comuni serviti dalla banda ultra larga, 90% dalla fibra; dal 2009 l’azienda, raggiunta la copertura dei costi, genera utili per la Regione (20 milioni di euro nell’ultimo esercizio)”: sono i numeri che fotografano l’attività di Lepida, elencati da Mazzini nel corso dell’audizione. Importante anche il piano di investimenti fino al 2020, con risorse di Lepida, risorse regionali e contributi governativi ed europei, per potenziare le reti: 6,5 milioni (3,5 già disponibili) per la pubblica amministrazione; 20 milioni (6 già disponibili) per le scuole; 2,8 milioni (1,3 già disponibili) per la copertura wi-fi; 75 milioni (su 780 stimati) per interventi su aree a fallimento di mercato a favore di imprese e cittadini.

Per il Gruppo Pd sono intervenuti i consiglieri Paolo Zoffoli, Gian Luigi Molinari e Lia Montalti. Zoffoli, rilevando come “grazie alla rete infrastrutturale di Lepida oggi la diffusione digitale in Emilia-Romagna sia a livelli elevati”, ha invitato l’azienda, di concerto con la Regione, “a intraprendere ogni azione necessaria a colmare le eccessive difformità territoriali nella copertura digitale e a semplificare il rilascio di permessi e autorizzazioni per la posa o l’installazione delle reti, oltre a prevedere l’accesso gratuito alla connessione wi-fi gestita da Lepida”. Molinari ha evidenziato “la necessità, anche per motivi di sicurezza e prevenzione connessi con il rischio idrogeologico, di intervenire risolutamente nelle zone montane dove gli operatori di telefonia tendono a concentrare eccessivamente su infrastrutture esistenti i punti di connessione alle reti, lasciando scoperto il territorio”. Montalti, infine, ricordando come “il potenziamento delle reti sia il requisito fondamentale per raggiungere l’obiettivo della piena ‘cittadinanza digitale’”, ha richiamato “la necessità di mantenere un rapporto costante con chi innova e il mondo della ricerca”.

Per il Gruppo Ln sono intervenuti Stefano Bargi e Gabriele DelmonteBargi ha invitato “Lepida e la Regione a promuovere la conoscenza dei servizi digitali, in particolare per quanto riguarda scuole, pubblica amministrazione e imprese, al fine di rendere le connessioni non solo veloci ma anche dense di contenuti e con servizi pienamente utilizzabili (didattica, consultazioni di documenti amministrativi, fascicolo elettronico delle imprese)”. Delmonte ha chiesto informazioni tecniche in merito alle procedure di registrazione alla connessione wi-fi di Lepida.

Andrea Bertani (M5s) ha sottolineato il fatto che “garantire alle imprese, in particolare nelle zone a fallimento di mercato, la connessione alla fibra ottica sia la vera sfida per la competitività e lo sviluppo del sistema economico regionale” e ha invitato Lepida “alla massima sinergia con le politiche del Governo, per evitare sovrapposizioni negli interventi, e con gli operatori della telefonia, per evitare azioni distorsive del mercato, valutando quanto mai utile l’imminente istituzione del catasto delle infrastrutture digitali”.

(lg)

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