Parere favorevole in commissione Territorio, ambiente e mobilità alla clausola valutativa che consente il proseguimento della legge regionale 10/2014 nata per incentivare il trasporto merci ferroviario. Sì dal Partito democratico, astensione da Lega Nord e Movimento 5 stelle: tutti i gruppi sono però unanimi nel chiedere un approfondimento sull’impatto ambientale del provvedimento.
Dopo la crisi economica del 2009, la Regione aveva fatto alcuni investimenti per stimolare nuovi traffici merci, in particolare quello ferroviario e ridurre il numero di mezzi pesanti in circolazione. Visto il successo ottenuto e grazie al parere positivo della Ue sugli Aiuti di Stato, è stata approvata la legge 10/2014 che prevede un incentivo triennale per continuare a spronare all’uso della modalità ferroviaria, aprendo uno spiraglio anche sul trasporto fluvio-marittimo. Beneficiarie dirette del contributo di 800.000 euro annui per tre anni le imprese logistiche e ferroviarie. Come spiegato in Commissione, i risultati registrati alla fine del 2016 sono stati positivi con un incremento di quasi il 7% per quanto riguarda il trasporto ferroviario (circa 19,6 milioni di tonnellate di merci trasportate) quota finora mai toccata. Nessun contributo al trasporto fluvio-marittimo: il settore rimane ancora troppo costoso e nessuna società si vuole cimentare nell’impresa.
Si tratta di segnali positivi che possono incentivare buone pratiche secondo il Partito democratico, che oltre a chiedere alla giunta i dati ambientali, fa richiesta di un piano regionale per il trasporto merci che coinvolga anche regioni limitrofe per individuare nuove rotte e incentivare l’economia. Un dubbio dei dem riguarda il periodo al termine dell’incentivazione: il trasporto merci via ferrovia potrà comunque sostenersi? La risposta dei tecnici è che “anche se il numero di treni è in calo, le tonnellate trasportate sono cresciute: questo dimostrerebbe la continuità del traffico”.
Capire se ci sono margini di manovra sul trasporto fluvio-marittimo è invece una delle richieste della Lega Nord. Inoltre la Lega insiste sull’importanza di puntare sulle rotaie piuttosto che sulla gomma ma, come viene specificato dai tecnici in Commissione, il traffico su gomma rimane inevitabile soprattutto ora con i veicoli meno inquinanti.
Le flotte sono costose, ci sono difficoltà tecniche non solo di domanda e offerta e per questo il settore fluvio-marittimo rimane complicato da gestire, spiegano i tecnici anche al Movimento 5 stelle che chiede di creare le condizioni per rendere attuabile la navigabilità sui nostri fiumi, anche in termini di strutture. I pentastellati suggeriscono inoltre un tracciamento da svolgere anche in collaborazione con le imprese logistiche per individuare nuovi canali su ferro. “Se i dati sul bilancio ambientale dimostrano che c’è un ritorno per quanto riguarda la qualità dell’aria, sarebbe illogico non continuare a investire su questo settore”, sottolineano i consiglieri in Commissione.
(Francesca Mezzadri)