COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Trasporti. Facci (Lega): “Treno da Porretta Terme a Bologna cancellato alle 23.20”

“Senza alcuna informazione. Molti disagi ai viaggiatori. La Regioni spieghi cosa è successo, quali siano le condizioni dell’appalto con i gestori e l’impegno economico”

Risolvere la cancellazione improvvisa “senza alcun tipo di comunicazione preventiva all’utenza, la corsa notturna (ore 23,20) di sabato 24 giugno Porretta Terme-Bologna”.

A chiedere spiegazioni, con un’interrogazione, è il consigliere Michele Facci (Lega), che vuole anche sapere “chi siano i gestori del servizio e quali siano le condizioni dell’appalto, con particolare riferimento al corrispettivo economico garantito al gestore, edagli obblighi complessivamente gravanti in capo al medesimo, anche in termini di comunicazione e informazione all’utenza”. Inoltre, il consigliere chiede “quali provvedimenti la Regione intenda assumere nei confronti del gestore, anche di natura sanzionatoria, e se la Regione intenda provvedere, e in quali termini, al risarcimento del danno economico causato agli utenti da questo disservizio”. Infine, Facci chiede alla Regione cosa intenda fare “per evitare il ripetersi di analoghi problemi nelle settimane a seguire”.

Il servizio notturno, ricorda il consigliere del Carroccio, è stato avviato nel fine settimana appena trascorso “quindi, con 20 giorni di ritardo rispetto alla data originariamente comunicata, il 3 giugno, primo sabato utile nel mese di giugno. Un esordio disastroso: la corsa delle 23.20, prevista in partenza da Porretta per Bologna, in realtà non è mai partita, lasciando in evidente difficoltà decine di passeggeri che hanno atteso oltre un’ora – senza alcun supporto e/o comunicazione di sorta – prima di rendersi conto che in realtà quella corsa era stata di fatto dimenticata dal gestore del servizio”. Molti hanno dovuto alloggiare a Porretta Terme a loro spese e altri hanno chiamato parenti e amici a Bologna per farsi venire a recuperare. Facci sottolinea che “è fin troppo evidente come i proclami della politica regionale di potenziamento e miglioramento delle condizioni di vivibilità della montagna bolognese, di fronte a queste incredibili negligenze, che rasentano la colpa grave, siano destinati ad apparire infondati”.

Il consigliere cita l’accordo di marzo, tra Regione, Città metropolitana e Comune di Bologna per potenziare il Servizio ferroviario metropolitano di Bologna nell’ambito del Piano urbano della mobilità sostenibile di Bologna e “l’impegno di risorse da parte della Regione, per l’attuazione complessiva dei servizi previsti dall’intesa con la Città Metropolitana e il Comune di Bologna, che ammonta a circa 12 milioni di euro l’anno”.

(Gianfranco Salvatori)

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