COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

TRASPORTI. IN AULA IL PIANO INTEGRATO: “MOBILITA’ VERDE E DIMEZZARE INCIDENTI MORTALI”

Donini presenta documento preliminare Prit 2025. Per il Pd “programmazione attenta”; critici Ln, M5s e Fdi-An

“La domanda di mobilità in Emilia-Romagna è in aumento. La Regione ha l’obiettivo di rendere sempre più adeguato il sistema infrastrutturale sia per il trasporto di passeggeri e sia per il trasporto di merci, con particolare attenzione al tema sicurezza”. L’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, ha illustrato in Assemblea legislativa il documento preliminare del Piano regionale integrato dei trasporti Prit 2025.

“Il potenziamento della mobilità sostenibile- ha specificato l’assessore- è uno degli obiettivi contenuti nel Prit: investire nel trasporto pubblico locale e nel trasporto ciclopedonale”. Sul tema sicurezza, ha aggiunto, “è nostra intenzione ridurre del 50% gli incidenti mortali, attraverso progetti di educazione stradale e interventi di manutenzione viaria”.

Relativamente alle infrastrutture per la logistica, ha poi evidenziato Donini, “il disegno regionale deve essere guidato dalle reti e dai nodi ferroviari e portuale”, mentre sugli aeroporti ha parlato di indicatori positivi per Bologna, Rimini e Parma.

Al termine del suo intervento l’assessore ha confermato la previsione dei corridoi infrastrutturali (Tibre autostradale, potenziamento nodo di Bologna, bretelle autostradali Campogalliano-Sassuolo e Castelvetro Piacentino-porto di Cremona, varianti alla SS16 Adriatica, Cispadana autostradale tra A13 e A22 e completamento tra A22 e A21, Pedemontana, itinerario E55-E45), nuove corsie e nuovi caselli nella rete autostradale e rifunzionalizzazioni (autostrada Ferrara-mare). Il trasporto ferroviario, ha concluso, “assume una nuova centralità per le persone e per le merci: completamento delle linee ad alta velocità, raddoppi e potenziamenti delle linee tradizionali (Bologna-Verona, Tibre ferroviario) e introduzione di innovazioni tecnologiche per la gestione ferroviaria”.

Lia Montalti (Pd) ha parlato di “programmazione attenta alle priorità e alle risorse disponibili”, coerente con “le esigenze di mobilità dei singoli cittadini”. La Regione Emilia-Romagna, ha aggiunto, “deve diventare un riferimento a livello nazionale ed europeo”.

Per Gian Luca Sassi (M5s) “il Prit 2025 è una sorta di sanatoria del presente”, occorre invece, ha rimarcato, “comprendere le reali esigenze della mobilità”. Il vecchio Prit, ha aggiunto, “non ha trovato attuazione reale, mancano le azioni, manca la coerenza”. Infine ha sollecitato la Giunta a “rivalutare le vie ferroviarie dismesse”.

Silvia Piccinini (M5s) ha invece criticato le scelte bolognesi sulle grandi opere: “Gli investimenti sul trasporto pubblico sono insufficienti, con la realizzazione delle infrastrutture programmate aumenterà il traffico e l’inquinamento, la nostra regione è terza a livello nazionale per emissioni di gas serra”.

Raffaella Sensoli (M5s) ha valutato negativamente la realizzazione del Trasporto rapido costiero (Trc): “Un’opera costosa e inutile, che costerà ai cittadini 100 milioni di euro”.

Per Giorgio Pruccoli (Pd) viceversa “il Trc rappresenterà un vantaggio per tutto il sistema trasportistico della costa, con benefici per il turismo”.

Massimiliano Pompignoli (Ln) ha evidenziato che “il Prit individua priorità relativamente a opere che non sappiamo quando saranno realizzate”. Avremmo apprezzato, ha aggiunto, “indicazioni sulla tempistica dell’esecuzione dei lavori”. Infine, ha sollecitato la Giunta a intervenire sulla questione aeroporto di Forlì, attualmente inattivo.

Andrea Liverani (Ln) ha richiamato i problemi collegati al porto di Ravenna: “La struttura è in grave crisi e necessita di interventi importanti”. Infine, ha rilevato che “per gli scali merci di Lugo e Faenza non si è fatto nulla”.

Per Igor Taruffi (Sel) è necessario “aggiornare il Prit assieme alla legge regionale sull’urbanistica”. Ha poi chiesto una particolare attenzione “al trasporto ferroviario: oltre a quello metropolitano anche quello periferico”.

Manuela Rontini (Pd) ha rimarcato, relativamente alla variante di Castel Bolognese, che “è stata firmata la convenzione tra Regione Emilia-Romagna, Anas e amministrazioni locali, stanziati 670 mila euro di risorse regionali”.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha rilevato che “occorre una corsia in più nel tratto Piacenza-Modena dell’A1, la Pedemontana deve essere potenziata ed è necessario prevedere la realizzazione della via Emilia bis”.

Katia Tarasconi (Pd) ha posto l’accento sugli investimenti ferroviari, “anche per la qualità dell’aria”.

Per Andrea Bertani (M5s) “è necessario contrastare il consumo di suolo e prevedere la centralità del trasporto ferroviario, oltre a programmare, sul sistema trasporti, percorsi di partecipazione, coinvolgendo i cittadini”.

(Cristian Casali)

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