Rendere navigabile il Po grazie all’intesa tra quattro regioni e a 600 milioni di fondi europei. E’ il senso dell’accordo interregionale tra Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte licenziato dalla Commissione Ambiente (presieduta da Manuela Rontini) per la navigazione sul fiume Po e Idrovie collegate. L’atto, contenuto all’interno di un progetto di legge della giunta, ha visto i voti favorevoli del Partito democratico e l’astensione di Fratelli d’Italia.
“Siamo veramente contenti- ha commentato la relatrice del provvedimento Marcella Zappaterra (Pd)– per un’intesa che si aspettava da anni. Speriamo che questo atto rappresenti una svolta politica nella gestione del Po che fino ad oggi è stata frammentata. Siamo anche contenti che la presidenza del comitato sia stata affidata all’assessore Donini, sul quale potremo meglio esercitare la nostra pressione politica”, ha chiosato con una battuta la democratica.
Soddisfatto anche lo stesso assessore: “È una svolta trasportistica attesa da decenni e condivisa da ben quattro regioni: Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte. Questo accordo servirà a realizzare gli investimenti infrastrutturali necessari a rendere navigabile il Po per lunghi periodi dell’anno. La navigabilità è un ulteriore elemento di competitività per il territorio padano sia per quanto riguarda il trasporto merci, oggi residuale, sia per il turismo che già oggi dimostra vitalità. Seicento milioni di euro è il fabbisogno che le Regioni si sono impegnate a finanziare attraverso bandi europei. Motivo d’orgoglio- ha chiuso il titolare dei trasporti in viale Aldo Moro- per me ma soprattutto per la nostra regione è che la presidenza del comitato sia stata affidata all’Emilia-Romagna”.
(Andrea Perini)