Trasporti. Lisei (Fdi): Tper avvia procedura licenziamento per due dipendenti (anche sindacalisti)

“L’azienda Tper starebbe procedendo a una progressiva esternalizzazione di alcuni servizi e da ciò potrebbe conseguirne una riduzione e compressione sotto l’aspetto delle tutele per i lavoratori: il tema dell’esternalizzazione dei servizi è già stato oggetto di dure contestazioni da parte dei sindacati che si sono più volte attivati, anche negli anni passati, per contestare scelte ritenute spesso ingiustificate, preludio di un progressivo smantellamento del servizio pubblico, ed estremamente penalizzanti per i lavoratori”. A lanciare l’allarme, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Marco Lisei di Fratelli d’Italia. Il consigliere, cui sono pervenute svariate segnalazioni, rileva poi che “Tper avrebbe avviato una procedura di licenziamento nei confronti di due dipendenti, che sono anche delegati sindacali, i quali si sarebbero opposti con veemenza alle scelte di esternalizzazione dei servizi di Tper, motivando il tutto con un utilizzo improprio dei permessi sindacali: la consulta dell’azienda si sarebbe espressa per il licenziamento in seguito all’avvio di un provvedimento disciplinare che verterebbe, come elemento probatorio, su alcuni pedinamenti a opera di investigatori privati”. A prescindere dall’effettiva sussistenza o meno delle contestazioni, che verrà accertata in giudizio, rimarca il capogruppo, “non si può non notare come l’utilizzo da parte dell’azienda di personale investigativo esterno per pedinare membri di associazioni sindacali sia una pratica molto preoccupante: difficile non rilevare come tale attività possa essere interpretata come vessatoria nei confronti delle sigle sindacali e come potrebbe ingenerare l’idea che l’azienda voglia perseguire chi protestalegittimamente contro l’operato aziendale”. Lisei chiede quindi spiegazioni all’esecutivo regionale: in particolare vuole sapere dall’amministrazione “se non ritenga preoccupante, a prescindere dall’esito dei procedimenti in corso, questo episodio” e “se non reputi che tali accadimenti possano minare il doveroso dialogo tra azienda e rappresentanze sindacali”.