COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Trasporti. M5s: Regione e Comuni in ritardo sull’elettrico; Giunta: tanti i progetti

Il Movimento porta l’attenzione sul decreto legislativo 16 dicembre 2016: “Prevedeva punti di ricarica elettrica in tutta la Regione, ma a oggi solo Bologna si è attivata”

Scontro in Assemblea sulla mobilità elettrica. Per il Movimento 5 stelle l’Emilia-Romagna “è molto indietro sul tema”. Non è così invece per l’assessorato che elenca le iniziative messe in campo.

Il decreto legislativo 16 dicembre 2016, ha esordito l’esponente dei Cinque stelle, chiedeva ai comuni di attuare misure volte alla realizzazione di punti di ricarica per la mobilità elettrica entro il 31 dicembre 2017. Il decreto riguarda gli edifici di nuova costruzione: sia non residenziali, con superficie superiore ai 500 metri quadrati, sia residenziali con almeno 10 unità abitative (compresi per entrambi i casi i relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello). Più precisamente, ha rimarcato il consigliere, la normativa prevedeva ricariche per mezzi elettrici in ogni spazio parcheggio o box per auto e, relativamente agli edifici residenziali, almeno il 20% degli spazi auto coperto da ricarica elettrica. A oggi solo Bologna ha aggiornato il regolamento. Inoltre, rimarcano i consiglieri, nell’articolo 18 del decreto è previsto che le Regioni, nel caso di autorizzazione di nuovi impianti di distribuzione carburanti o di ristrutturazione totale di quelli esistenti, debbano favorire l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica di potenza elevata.

Sollecitazioni cui l’assessorato ha risposto specificando come l’atto nazionale sia stato “guidato dalla Regione e non subìto. Abbiamo intrapreso- ha sottolineato- diverse iniziative: come quella di stipulare accordi con distributori di energia elettrica per installazione di 100 colonnine nelle maggiori città e stipulato protocolli d’intesa con i Comuni in modo che i veicoli elettrici possano entrare gratis e parcheggiare gratis in Ztl. Abbiamo presentato al Ministero anche il progetto ‘Mi Muovo Mare’ che prevede l’installazione di 24 colonnine in otto comuni della costa”.

Risposte che non hanno soddisfatto il consigliere pentastellato in quanto “l’assessore ha sviato la risposta all’interpellanza. Ha fatto un elenco di cose belle, ma sul tema proposto non si è detto niente perché non si è fatto niente. Non è arrivata nessuna risposta nemmeno sui regolamenti dei distributori di carburante. Purtroppo siamo molto indietro sul trasporto elettrico. Ci dispiace che ci approviate delle risoluzioni, come quella sulla Formula E a Imola, poi però non fate niente. A questo punto potreste fare a meno di approvarcele”.

(Andrea Perini)

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