È il Partito democratico a chiedere, con una risoluzione (prima firmataria Barbara Lori), l’intervento della Giunta regionale in Conferenza Stato-Regioni allo scopo di revisionare la legge nazionale 12 del 2019, norma che regolamenta anche il servizio di Noleggio con conducente (Ncc).
L’atto d’indirizzo è stato sottoscritto anche da Alessandro Cardinali, Enrico Campedelli, Luca Sabattini, Paolo Calvano, Paolo Zoffoli, Massimo Iotti, Luciana Serri, Roberto Poli e Manuela Rontini.
In particolare, i dieci dem chiedono “di giungere rapidamente a una legge equilibrata, che contemperi le legittime prerogative di tutte le parti (compresi quindi i taxisti) e che sia idonea a supportare lo sviluppo ordinato di un settore importante dell’economia italiana (sono infatti oltre 80mila in Italia le imprese che forniscono il servizio di Ncc)”. Con le nuove regole, rimarcano gli esponenti del Pd, “i limiti imposti al settore risultano eccessivi, così come la burocrazia”. È infatti stabilito, spiegano poi Lori e colleghi, “l’obbligo di tenere all’interno delle automobili i fogli di servizio con una descrizione stringente dei trasferimenti e i dati del fruitore, oltre al vincolo di aprire una sede operativa in ogni comune in cui si è ottenuta l’autorizzazione”. Procedure, concludono, “difficilmente espletabili nella pratica, del tutto sproporzionate, senza voler tacere i dubbi legati al rispetto della privacy del cliente”.
I dieci consiglieri, nel rilevare che questo tipo di servizio viene spesso utilizzato in quei territori al di fuori delle mete turistiche classiche (come le aree montane), evidenziano che “alcune Regioni si sono mosse impugnando le norme dinnanzi alla Corte costituzionale o chiedendo una proroga sulle sanzioni”.
(Cristian Casali)