Focus di Silvia Piccinini, Movimento 5 stelle, su Tper e sui disagi del personale riscontrati grazie ad analisi svolte dall’Università di Bologna. La consigliera chiede all’esecutivo di mobilitarsi, visto che l’Emilia-Romagna detiene il 46% delle quote societarie dell’azienda, “le cui attività sono ricondotte alla regolazione regionale e oggetto sia di programmazione sia di finanziamento da parte della Regione”.
In collaborazione con il Dipartimento di psicologia dell’ateneo bolognese è stata fatta un’indagine sul benessere psicosociale dei lavoratori di Tper: “Dai report emergerebbero dati relativi a stress, molto più alto rispetto alla popolazione generale impiegata in altri settori professionali, e burn-out (letteralmente esaurimento, crollo o surriscaldamento, ndr) degli accertatori della sosta”. Fattori che per l’esponente pentastellata confermano l’esigenza da parte della società di intervenire sul proprio personale, per cercare di risolvere i disagi in questione.
Piccinini evidenzia come il personale di Tper sia impegnato in vari ambiti, fra i quali non solo il trasporto passeggeri su bus o treno, ma anche, dal 2014, l’accertamento dei titoli di sosta, dopo essersi aggiudicata la procedura a evidenza pubblica bandita dall’agenzia Srm-Reti e Mobilità “per gestire, con uno specifico contratto di servizio, la sosta e i servizi complementari allo sviluppo della mobilità nel Comune di Bologna”.
(Nicoletta Pettinari)