COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Trasporto merci. Nonostante il Covid, la regione si conferma sempre più “ferro friendly”

Nonostante la pandemia tutt’ora in atto, positivi i dati degli incentivi per il trasporto ferroviario delle merci. Il punto, in commissione Territorio, con la clausola valutativa della Legge 30/2019 per l’anno 2020

Una regione sempre più “ferro friendly”, nonostante il Covid abbia depresso in maniera sostanziale i numerosi progetti che erano stati presentati per accedere ai contributi regionali, trend testimoniato anche dalla più generale diminuzione del trasporto ferroviario che su base nazionale si attesta su un -7% per l’anno passato.

Questo il sunto della clausola valutativa sulla Legge regionale 30/2019 per l’anno 2020 esposta oggi in commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro.

Più che lusinghiero il parco domande pervenute prima dell’emergenza pandemica e che ammontavano a 18 imprese tra settore logistico e trasporto intermodale per un totale di 37 servizi, a testimonianza di una Legge regionale che, potendosi assommare al bonus nazionale, aveva riscosso grande interesse. Purtroppo la pandemia ha reso molto incerto anche il settore del trasporto ferroviario e, ad eccezione del comparto alimentare, la richiesta di trasporto è stata così depressa da obbligare a rivedere al ribasso i parametri per la concessione dei contributi (che ammontavano a 1 milione per l’anno scorso), di cui risulta effettivamente erogato solo il 40% della cifra a disposizione.

Nonostante i problemi evidenziati dalla pandemia, sono stati oltre 4mila i trasporti organizzati su ferro che sono stati ammessi ai contributi regionale per un totale di 700mila tonnellate di merci che sono state deviate dal trasporto su gomma a quello ferroviario e che, si stima, possano equivalere a 25mila camion di medie dimensioni in meno sulle nostre strade, per un risparmio di oltre 28mila tonnellate di CO2 e gas equivalenti.

Michele Facci (Lega), intervenendo nel dettaglio della relazione esposta, riconosce “l’esiguità dei dati da attribuire al Covid e che portano ad accettare i dati come trend e non come valore assoluto per capire se si tratta di misure efficaci”. Il leghista, però, chiede una riflessione sulla totale assenza di domande ammesse a contributo per il trasporto fluviale e chiede il dettaglio delle merci trasportate su ferro “per consentire alla Regione di predisporre nel futuro correttivi o adeguate misure legislative verso determinati settori merceologici”.

(Luca Boccaletti)

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