Sollecitare il Governo, anche coinvolgendo la Conferenza delle Regioni, affinché vengano attuate misure efficaci, anche in termini di adeguati finanziamenti, per rispondere alla crisi del trasporto pubblico locale. E’ l’impegno contenuto in una risoluzione del Partito democratico, a prima firma del consigliere Luca Sabattini, sottoscritta anche da Italia viva e Er coraggiosa e votata oggi favorevolmente in aula. Tra le richieste alla Giunta vi è anche quella di “farsi promotrice di azioni per attivare collaborazioni strategiche tra aziende del trasporto pubblico e soggetti formatori per l’acquisizione della patente D da parte del personale neoassunto”.
“Il ruolo del trasporto pubblico locale è centrale per la transizione ecologica – ha spiegato Sabattini -. Attualmente le aziende operanti nel settore, sia in Italia che in Europa, stanno vivendo un periodo di notevoli difficoltà, che includono un calo marcato nel numero dei passeggeri trasportati, perdite economiche ingenti a causa della pandemia e una carenza acuta di conducenti professionali”.
Un dato “allarmante” quest’ultimo, “sottolineato anche dai dati forniti dalle scuole guida, secondo i quali il numero delle patenti D rilasciate a livello nazionale è drasticamente sceso da 60.000 a 6.000 all’anno. E per il futuro le prospettive non sembrano migliorare: si prevede infatti che la carenza di autisti possa più che raddoppiare nei prossimi cinque anni, raggiungendo un deficit di 275.000 unità”. I consiglieri proponenti evidenziano come le Regioni e le Province autonome abbiano “in più occasioni ricordato al Governo l’urgenza di adeguare il finanziamento per rispondere a diverse necessità, come la copertura integrale dei mancati introiti tariffari 2021-2022, per un fabbisogno di 845 milioni e coperti dal Governo in parte per 350 milioni”.
“A tali risorse andrebbero aggiunte quelle per l’esercizio 2022, circa 450 milioni, per il primo trimestre dell’anno 2022 fino al termine dell’emergenza Covid, a cui si aggiungono minori ricavi per il periodo aprile-luglio 2022 per 430 milioni, per accelerare le azioni di ripresa del trasporto pubblico”. Inoltre occorre coprire “il finanziamento dei maggiori costi energetici e dei carburanti e c’è necessità di analogo finanziamento anche per l’esercizio 2023, oltre all’adeguamento dei corrispettivi di servizio al tasso inflazione programmato”, conclude Sabattini.
(Brigida Miranda)