Non accolto dall’Aula il progetto di legge di Forza Italia sulla qualificazione e tutela dell’impresa balneare. La maggioranza (Pd, Si e Prodi-Misto) ha deliberato il non passaggio all’esame degli articoli (contrari alla decisione Fi, Ln, M5s, FdI e Facci-Misto), a seguito del parere negativo espresso in sede referente dalla Commissione Politiche economiche.
Il progetto di legge era volto a valorizzare le imprese balneari romagnole, allungando ad esempio i mesi di apertura della stagione estiva o creando un marchio ad hoc. “Si tratta di un settore da 16 miliardi di fatturato- ha sottolineato l’azzurro Andrea Galli in Aula- un settore trainante e in continua crescita, che ogni anno supera il muro dei 60 milioni di presenze e che rappresenta un volano importante per la nostra regione”. Il pdl di 8 articoli si ispira a una legge regionale approvata dalla Regione Liguria e dichiarata poi illegittima dalla Corte Costituzionale. E c’è proprio questa sentenza della Consulta dalla base della “bocciatura” del Partito democratico e della maggioranza: “Avevamo perplessità sul testo della Regione Liguria fin dall’inizio- ha rimarcato Mirco Bagnari del Pd- e respingeremo questo pdl perché si basa su una legge dichiarata illegittima. Si tratta di un tema importante, ma così formulato il testo non può essere approvato”.
Secondo il consigliere Fi, però, ci sarebbero notevoli differenze tra Liguria ed Emilia-Romagna: “Noi abbiamo chiesto competenze diverse attraverso la richiesta di autonomia. Il voto contrario mi lascia basito e conferma che siete prevenuti sui progetti di legge che non vengono dalla maggioranza. Riproporremo il testo a una nuova amministrazione più vicina agli interessi dei cittadini”. Sulla stessa linea anche Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’italia, che ha parlato di un pdl “condivisibile, che mira a riconoscere il valore delle imprese balneari del nostro territorio”.
(Giulia Paltrinieri)