La Regione Emilia-Romagna avrebbe scelto di trasformare l’arenile circostante l’ex Bagno della Polizia a Comacchio, in provincia di Ferrara, in una “sorta di deposito dove far confluire tutti i mezzi necessari per la lavorazione dei tubi del sabbiodotto del Lido di Spina, degli altri lidi di Comacchio ed anche quelli utilizzati per il ripascimento in Romagna”, ma “il danno arrecato agli stabilimenti balneari posti nelle vicinanze dell’area ex Bagno della Polizia sarebbe ingente tant’è che la Coop Stabilimenti balneari è intenzionata a porre in atto tutte le iniziative possibili per evitare che ciò accada”.
A sollevare il caso è un consigliere di Fi, in una interrogazione in cui chiede alla Giunta “i motivi di questa assurda decisione che palesemente danneggia la principale, se non unica, attività economica di quella zona”.
L’esponente di Fi, ricordando che secondo quanto dichiarato dalla Regione “sembrerebbe che tutta l’attività si concluderà all’inizio del mese di luglio”, propone allora all’esecutivo di “individuare immediatamente un altro sito più idoneo per procedere allo smantellamento e lavorazione dei sabbiodotti”, così da “salvaguardare le attività turistiche di quella zona”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, mozioni, progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Jacopo Frenquellucci)


