COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Turismo Forlì-Cesena. Riaccendere il faro di Rocca delle Caminate: Ln, Fi e Fdi-An sollecitano la Regione a reperire i fondi

L’intervento richiesto sarebbe “minimale” rispetto al restauro complessivo del castello, durato 4 anni e costato circa 4,3 milioni di euro (3,1 di fondi europei erogati dalla Regione)

Reperire i fondi necessari alla riaccensione del faro di Rocca delle Caminate. E’ l’impegno che chiedono Massimiliano Pompignoli della Lega nord (primo firmatario), Galeazzo Bignami (Fi) e Tommaso Foti (Fdi-An) alla Giunta regionale in una risoluzione, dove ricordano che il Castello di Rocca delle Caminate, situato nelle prime colline fra Forlì, Predappio e Meldola, è una struttura risalente al X secolo e che vanta una storia straordinaria: ormai ridotta a un rudere, tra il 1924 e il 1927 fu completamente ricostruita e donata a Benito Mussolini, che ne fece la propria residenza estiva per poi diventare uno dei luoghi cruciali della storia recente dell’Italia.

Il castello, immerso in un parco di 8 ettari, – spiegano i consiglieri – dopo 4 anni di lavori, è stato recentemente restaurato dalla Provincia di Forlì-Cesena, che ne è divenuta proprietaria nel 1971, con il contributo erogato dalla Regione Emilia-Romagna (3,1 milioni di fondi europei POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Ricerca e Innovazione) per ospitare una delle sedi del Tecnopolo per la Ricerca Industriale di Forlì-Cesena”.

“Di recente – si legge ancora nel documento – è stato pubblicato un bando in cui si chiede a soggetti privati di avanzare proposte per la gestione della Rocca, in condivisione con le esigenze del Tecnopolo universitario e della Provincia di Forlì-Cesena. L’obiettivo, quindi, è quello di accogliere ricercatori e studiosi da tutto il mondo, non precludendone tuttavia la fruizione a associazioni e cittadini emiliano romagnoli: la struttura rappresenta, infatti, una grande attrattiva per il territorio romagnolo, tanto che nei tre weekend di apertura al pubblico, successivi all’inaugurazione istituzionale, il sito ha registrato circa cinquemila visitatori, a riprova del suo potenziale turistico”.

“Elemento architettonico di spicco della Rocca – evidenziano i firmatari –  è il faro, smontato e conservato per decenni in un magazzino di proprietà della Provincia e poi recentemente riposizionato e sottoposto anch’esso ad intervento di restauro per una spesa complessiva di 40mila euro: nei giorni scorsi, il consiglio provinciale di Forlì-Cesena ha votato all’unanimità la proposta avanzata da un consigliere meldolese di riaccendere il faro e quindi di completare l’opera di riqualificazione del castello”.

“Quest’ultimo intervento, minimale rispetto all’opera complessiva di restauro durata 4 anni e costata complessivamente circa 4,3 milioni di euro, – concludono – rappresenterebbe l’ultimo scalino di un progetto di valorizzazione storico culturale dell’appennino romagnolo e dei suoi ‘tesori’ architettonici”.

Pompignoli, Bignami e Foti chiedono quindi alla Giunta di valutare, per attuare l’intervento, “l’opportunità delle risorse stanziate nell’ambito del Programma operativo Por Fesr 2014-2020, Asse 3, azioni 3.3.2 e 3.3.4 – Contributi per imprese operanti nel settore turistico, commerciale e culturale/creativo”, e di promuovere una capillare campagna informativa sul castello, potenziandone così il valore storico culturale.

(Antonella Celletti)

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

 

 

 

 

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