COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Turismo. Pdl sul distretto balneare, 20 milioni in tre anni per riqualificare la costa

La relatrice Zappaterra (Pd): “Le risorse serviranno ai Comuni ad avviare processi di trasformazione urbana”. Sì da Pd e Si. Opposizioni astenute. Pompignoli (Ln): “La legge è migliorata, ma non basta”. M5s: “Contributi dovrebbero aiutare a superare il problema del degrado”. Per Fdi e Fi i fondi non sono sufficienti.

Un bando triennale da 20 milioni di euro per i Comuni della costa balneare da Goro a Cattolica per riqualificare e rigenerare il territorio. L’Aula ha detto 29 sì (Partito democratico e Sinistra italiana con Silvia Prodi) al progetto di legge di iniziativa della Giunta sulla promozione del distretto turistico balneare, mentre quattordici si sono astenuti (Lega Nord, Forza Italia, Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia, Misto-Mns e Sassi).

Una legge di quattro articoli “tanto breve quanto importante” commenta la relatrice di maggioranza Marcella Zappaterra (Pd) che spiega: “Dopo gli anni della crisi economica il turismo in regione è tornato, e la parte del leone la gioca quello balneare con 40 milioni di presenze annue”. “Già la legge del 2016 aveva rivitalizzato l’intero settore”, ora, secondo la consigliera “è importante continuare i percorsi di sviluppo economico e sociale intrapresi, coniugando competitività sul mercato e sostenibilità ambientale”. Le risorse messe a disposizione serviranno ai Comuni ad avviare processi di trasformazione urbana e di riqualificazione territoriale, volano del settore turistico. Tra i criteri premianti “la qualità progettuale e il miglioramento del sistema ambientale, con particolare attenzione all’adozione di soluzioni ecocompatibili ed attente al benessere delle persone e alla mobilità sostenibile”. Una legge che ben si integra con quella urbanistica, aggiunge Zappaterra, “e che consentirà alla nostra regione di fare un salto di qualità nel settore turistico, trasformando il distretto della costa in un distretto industriale competitivo”.

Più scettico il relatore di minoranza, Massimiliano Pompignoli (Lega Nord) che però ammette un miglioramento del pdl. Il leghista confessa di aver avuto molti dubbi in commissione proprio per l’entità del finanziamento previsto. “Avevo parlato di legge manifesto,” spiega, “perché da come era strutturata prima, non sembravano esserci finanziamenti per il 2019”. Ora invece sono in programma un milione di euro per l’attivazione nel 2018, e 5 milioni per il 2019, il resto nel 2020.

Nadia Rossi (Pd) ribatte a Pompignoli: “Mi sembra miope non riconoscere il valore di questo intervento a sostegno del turismo”. La consigliera ricorda la recente classifica del Sole 24 Ore sulle province più vivibili in Italia che ne piazza 5 emiliano-romagnole tra i primi posti. “Anche il turismo ha compiuto un balzo del più 4 per cento sul nostro territorio,” aggiunge, “ma non dobbiamo sederci sugli allori, e sfruttare questa opportunità di sviluppo e lavoro, forti della nostra leadership”.

Astensione anche da parte del Movimento 5 stelle che presenta 5 emendamenti (2 dei quali verranno approvati). “Questo pdl tenta di rispondere ad un problema diffuso della costa romagnola- mai affrontato nel passato- ma è destinato a morire presto”, spiega Andrea Bertani (M5s) facendo riferimento al bando triennale. “Chiediamo che i contributi messi a disposizione siano rivolti a superare le situazioni di degrado perché sulla Riviera romagnola ci sono ancora zone completamente abbandonate, da sempre trascurate”. E poi Bertani chiede che vengano premiati anche quei progetti che aiutino a prevenire l’erosione della costa. Ma entrambe le proposte vengono respinte. Accolto invece l’emendamento di Bertani (con Zappaterra) per sostenere percorsi di partecipazione, in modo che “i progetti non vengano calati dall’alto”. “Per evitare che la legge sia uno spot elettorale o un tappabuchi, sarebbe il caso che non vengano finanziate opere già in corso di realizzazione” chiede Raffaella Sensoli (M5s), ma i suoi emendamenti vengono respinti.

Accolti invece altri due emendamenti di Zappaterra: il primo che chiede di promuovere la destagionalizzazione, il secondo a difesa della salvaguardia delle aree di pregio naturalistico.

Per Gianluca Sassi (Misto) il pdl rimane poco concreto, anche perché la “Romagna è una macchina del turismo che però va mantenuta” e un bando triennale non può essere d’aiuto.

“Affrontare con 20 milioni il grave problema del degrado e dell’erosione della costa, certamente non basta”, è scettico anche Andrea Galli di Forza Italia che infatti si astiene. “L’intento è positivo” ma sarebbe il caso, secondo il consigliere, “di puntare su un turismo culturale di più alto livello come quello delle città d’arte nell’immediato entroterra, oppure risolvere seriamente i problemi di degrado della costa e della viabilità delle strade”.

“Mi sembra una legge fumosa nei contenuti” è il commento di Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia. Le risorse stanziate, secondo il consigliere, “non riusciranno mai a migliorare la situazione del distretto balneare” su cui continueranno a gravare “problemi di erosione della costa, logistici, stradali e sanitari”.

Per Igor Taruffi di Sinistra italiana il voto è invece positivo: “Il bando richiama l’attenzione su un settore strategico per l’Emilia-Romagna, ed è importante che gli investimenti pubblici siano orientati alla riqualificazione”.

Soddisfatto l’assessore al turismo regionale Andrea Corsini: “Il bando consentirà ai Comuni di avvalersi di risorse per riqualificare e rigenerare il territorio con un occhio alla sostenibilità”. “Arriveremo vicino ai 60 milioni di presenze turistiche”, assicura.

(Francesca Mezzadri)

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