E’ di pochi mesi fa, del febbraio 2016, l’annuncio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Canossa che l’apertura del castello al pubblico sarebbe stata assicurata “grazie a un lavoro di squadra istituzionale e, in particolare, alle risorse della Regione”.
Lo afferma Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione, dove segnala che “la chiusura del castello ai visitatori è stata posticipata solo al prossimo al 30 settembre, ma per il futuro non si è assistito ad alcuna fumata bianca e ciò a prescindere dalla rilevanza internazionale di Canossa”.
“Non c’è traccia, infatti, – spiega- di quel bando nazionale che avrebbe dovuto permettere una gestione solida e duratura e anche i finanziamenti per tutelare la rupe dalle frane assomigliano a simpatici fantasmi”.
Foti chiede quindi alla Giunta quali iniziative, oltre a quelle promesse, intenda assumere per contribuire a risolvere definitivamente una vicenda che a tutt’oggi rischia di penalizzare tutto il territorio matildico e, con esso, il futuro sviluppo del turismo nella provincia di Reggio Emilia.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cesare Cicognani)


