C’è poca Europa sui media del Vecchio continente. Ciascun Paese dell’Ue racconta “la propria storia”, ovvero narra lo scorrere dei secoli visto con gli occhiali della propria patria. Manca, in buona sostanza, un sistema dei media che sappia “raccontare” la storia con un’ottica europea. Il dato emerge dal progetto “Storia e comunicazione in Europa”, realizzato dall’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 – ‘Parri’ in collaborazione con l’Assemblea legislativa regionale. Presentato a fine 2014, il contenuto della ricerca sarà ora pubblicato sulla Rivista di studi internazionali, prestigiosa pubblicazione storiografica frutto della sinergia tra le Università di Torino, Toronto (Canada) e Lugano (Svizzera).
“Come Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna siamo orgogliosi di aver sostenuto questo studio innovativo: non solo ‘la storia accaduta’, ma soprattutto quella percepita. Ovvero quello che i nostri mezzi di informazione raccontano, descrivono. E l’assenza di un canovaccio comune europeo è un motivo di preoccupazione”, spiega Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa.
La ricerca, coordinata dall’Istituto Parri, ha preso in considerazione trasmissioni televisive e social network (siti internet, Facebook, ecc…) a carattere storico nel periodo 2007-2014 in 14 nazioni dell’Unione europea (Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Belgio, Polonia, Lituania, Spagna, Slovacchia, Germania, Portogallo, Italia, Finlandia, Romania, Ungheria e Francia). “È emerso che il modello di storia raccontato dalle Tv di ogni singolo Paese è strettamente nazionale, mentre solo per le grandi tragedie legate alle due Guerre Mondiali e ai totalitarismi del ‘900 ci sono letture storiografiche sovrannazionali”, spiegano i curatori della ricerca.
“La ricerca dell’Istituto Parri è molto importante perché solo conoscendo i propri limiti è possibile mettere in azione quelle scelte che permettano di far maturare una vera cultura europea”, sottolinea Saliera, che ribadisce come “L’Assemblea regionale conferma il proprio impegno per questo importante obiettivo”.


