COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Università Bologna. Lega contro libro di testo anti-Salvini: “Facoltà non siano luoghi di propaganda politica”

Nel volume consigliato per la preparazioni di un esame a Scienze politiche il ministro è definito di “estrema destra”, “xenofobo e razzista”. Interrogazione del Carroccio in Regione: “Così studenti ‘leghisti’ discriminati”

La Lega nord contro il volume “La Lega di Salvini. Estrema destra di governo”, utilizzato come libro di testo alla facoltà di Scienze politiche dell’università di Bologna. Il Carroccio ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale puntando il dito contro il volume e chiedendo se si ritenga opportuna la sua presenza fra i libri consigliati per la preparazione di un esame universitario.

“Le politiche di antidiscriminazione della Regione si applicano anche per gli studenti che si sentono politicamente affini alle posizione del partito della Lega per Salvini Premier o no?” chiede la Lega. Nel mirino dei leghisti finiscono anche “gravi affermazioni” presenti nel testo, secondo cui – si cita testualmente- ‘il partito ha assunto i tratti di una formazione di estrema destra, con tratti razzisti, xenofobi, politicamente e socialmente violenti’. Vi sarebbero anche attacchi al ministro Salvini, che lancerebbere ‘un messaggio di radice eversiva con tratti fascisti, che richiama i tempi bui dell’Europa del Novecento, ma anche la segregazione razziale in SudAfrica’. Si parlerebbe poi di ‘schizofrenica incompetenza’ in materia di politica estera e di aziende del Nord ‘che hanno fatto incetta di bilanci truccati, stretto alleanze con la camorra per la distribuzione forzosa dei propri prodotti e, infine, sversato senza tanti scrupoli tonnellate di rifiuti speciali nelle aree del Sud’.

“I professori, in qualità di dipendenti pubblici- sottolinea la Lega- sono tenuti a un dovere di lealtà verso lo Stato, indipendentemente da quale forza politica lo governi, e le sedi universitarie non dovrebbero essere luoghi di propaganda politica e, nel caso in questione, antipartitica.”

(Giulia Paltrinieri)

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