COMUNICATO
Assemblea

Università. Borse di studio, ripresa delle lezioni e tema degli affitti in commissione

Barcaiuolo (Fdi) e Castaldini (Fi):ampliare il raggio delle borse di studio e allungare scadenze. Poi dibattito sugli Atenei, ma l’assessora Salomoni polemizza con Ferrara: “Mettere tutto online non è didattica a distanza”

Borse di studio, affitti per gli studenti e modalità di fare lezione (soprattutto ripartenze a settembre). Sono i temi principali affrontati in commissione Scuola e Cultura (presieduta da Francesca Marchetti), che ha dato parere positivo allo schema di delibera della Giunta sulle disposizioni straordinarie legate alll’emergenza Covid-19 per la determinazione dei requisiti per l’accesso all’anno accademico 2020/2021 e per la conferma dei benefici assegnati per l’anno accademico 2019/2020. Il capitolo della ‘ripresa delle lezioni’ è quello che sta più a cuore ai consiglieri ma anche alla Giunta. Tutti gli Atenei hanno dichiarato che gli esami ripartiranno sicuramente a distanza, ma molti hanno già deliberato per avere o modalità miste o in presenza, se la situazione epidemiologica non peggiora. Per quanto riguarda i laboratori, Ferrara Modena e Parma hanno aperto con accessi controllati. Bologna ha lasciato decidere i direttori. I tirocini sono tutti attivati, in presenza, a distanza o in modalità mista in base al tipo di tirocinio. Per quanto riguarda le sale studio, a Bologna sono state riaperte parzialmente. Negli altri Atenei, se ne riparlerà a settembre. Per quanto riguarda la didattica, Bologna fa lezione trasmettendo online agli studenti che non possono andare in aula. Parma dà priorità di presenza alle matricole, che avranno più aule a disposizione. Ma la polemica è con l’Ateneo di Ferrara: Dichiara di mettere tutto online- spiega Salomoni-,ma questo non significa fare lezione a distanza ma garantire che tutto si possa fare da casa. Riguardo a questa scelta non è un segreto che io la condivida poco, ne dovremmo parlare perché l’idea che si possa costruire un sistema completamente online mi lascia perplessa”. Sulla riapertura a settembre delle lezioni in presenza, Valentina Castaldini (Forza Italia) plaude l’Ateneo di Bologna, spinge la Giunta a continuare su questa strada (“Ci avrà sempre accanto in questa battaglia”) e sollecita i sindacati (“Bisogna aprire un dialogo vero”). Fra le varie azioni e misure straordinarie adottate, è stato subito chiaro un punto: la necessità di connettività legate alla nuova modalità con cui venivano fatte le lezioni. E nel dialogo ai tavoli nazionali, sia con aziende che in conferenza Stato-Regioni, “abbiamo ottenuto- ha spiegato l’assessora alla Scuola Paola Salomoni- che nel decreto Rilancio fosse previsto un incremento del fondo statale per il diritto allo studio, che a livello nazionale è di 40 milioni. In questo decreto sono state decise le modalità con cui devono essere spesi: si potrà intervenire sulle situazione degli studenti che non riescono a raggiungere i criteri di merito, ovviamente solo una volta che sia soddisfatto il 100% degli aventi diritto che hanno i requisiti di merito”. Dunque, quello che si punta a fare è quello di operare con bando straordinario per dare borse di studio per studenti che alla data del 10 agosto non riescono a raggiungere i requisiti. Introdurremo poi un bonus ‘Covid’ in termini di crediti destinati a raggiungere il vincolo: un bonus di 5 crediti formativi universitari per studenti universitari e di 10 per studenti iscritti a corsi di alta formazione artistica e musicale. Ma i consiglieri regionali hanno sollevato questioni non da poco. Prima di tutto, il tema degli affitti sollevato da Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia). “Tutto il mondo universitario è fortemente menomato, è menomata la didattica. E su questo tema si innesca quello che riguarda gli studenti fuori sede e gli affitti. È evidente che i contratti stipulati continuano a essere in atto ma con la didattica a distanza la maggior parte degli studenti è tornata nel proprio comune di residenza. Dunque, chiedo se si stia studiando un intervento di aiuto rispetto a questa problematica, anche perché lo studente fuori sede contribuisce all’economia della nostra regione”. Inoltre, “sarebbe necessario creare anche un fondo per famiglie che avevano Isee più che sufficiente in tempi pre Covid, ma che con questa pandemia hanno sofferto più di altri la crisi”. Castaldini (Fi) invita ad avere uno sguardo ad ampio raggio: “Mettere molte forze in campo ora va bene, ma dovremo stare attenti anche alla situazione che emergerà a metà anno accademico perché la situazione degli studenti rifletterà la situazione economica dei genitori. Chiederei la possibilità di essere ‘leggeri’ sulle scadenze, di tenere i bandi aperti più a lungo.” Ma dall’assessore sono arrivare rassicurazioni: “Viene utilizzato Isee corrente da inizio bando Covid. Per quanto riguarda gli affitti, nel bando è previsto che possano prevedere la rinegoziazione anche i non residenti e abbiamo consentito a studenti universitari di usufruire dei benefici del bando”. “

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