Approvato in Assemblea legislativa il Piano regionale degli interventi e dei servizi per il diritto allo studio universitario relativo al triennio 2016-2018.
Copertura finanziaria per gli studenti idonei a ottenere borse di studio, internazionalizzazione, offerta di servizi e ospitalità e accompagnamento al lavoro sono le finalità prioritarie del Piano: per il raggiungimento di questi obiettivi nel 2015 la Regione ha modificato la governance dell’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (Er.Go) rafforzando il legame con le Università del territorio e con gli studenti. Tale scelta consente di consolidare l’attrattività del sistema regionale e proseguire nel percorso di razionalizzazione avviato nel 2007, non solo per contenere la spesa ma anche per semplificare e snellire i processi decisionali e permette di ottimizzare ulteriormente le risorse e gli strumenti da destinare prioritariamente alla concessione delle borse di studio per gli studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi.
I fondi destinati al diritto allo studio in Emilia Romagna, previsti nel 2016, raggiungeranno i 72,4 milioni di euro, mentro erano 69 milioni di euro nel 2015: 29,5 milioni di risorse regionali, 21 milioni derivanti dal gettito delle tasse regionali e 21,9 milioni dal fondo integrato nazionale.
Dal confronto con le regioni che hanno il maggior numero di studenti universitari iscritti, l’Emilia-Romagna registra la maggior spesa per borse di studio e il maggior numero di studenti idonei. Dagli ultimi dati resi disponibili, a febbraio 2016, dal Miur per l’anno accademico 2014-2015, la spesa si attesta infatti su 73 milioni di euro per 19.265 studenti. La Regione, per il triennio 2016-2017-2018, destinerà annualmente, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, risorse finanziarie per 20.500.000 euro.
Nel periodo 2010-2014 si è inoltre riusciti ad aumentare l’offerta abitativa rendendo disponibili oltre 1.000 posti letto con un finanziamento regionale di 8,5 milioni di euro oltre alle risorse nazionali. I posti letto attualmente disponibili sul territorio regionale sono 3.504 suddivisi in 45 residenze. I punti ristorativi sono 76 di cui 12 mense: nel 2015 il numero dei pasti consumati è stato di 2.032.681.
Nell’ultimo anno accademico considerato, 2014-2015, rispetto al totale degli studenti iscritti in Emilia-Romagna- si legge nel testo del Piano- il 67,3% rappresenta la percentuale di fuori sede e il 42,2% sono gli universitari provenienti da altre regioni. Oltre 3.700 studenti, un quinto del totale, ha nazionalità estera.
(cr)