COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

UNIVERSITÀ. PRESENTATO IL PREMIO RENÉ CASSIN PER NEOLAUREATI CON TESI IN DIRITTI UMANI. PRESIDENTE ASSEMBLEA: “IMPEGNO CONCRETO IN FAVORE DELLA PACE E DEL LAVORO”

Possono presentare le candidature entro il 15 giugno i neolaureati con tesi in diritti fondamentali e sviluppo umano. In palio tre premi da 10 mila euro come contributo per altrettanti tirocini formativi.

Compie vent’anni il Premio Renè Cassin istituito dall’Assemblea legislativa, il riconoscimento, dedicato al Premio Nobel per la Pace 1968, considerato il padre della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, è rivolto a neo dottori che abbiano conseguito una laurea di secondo livello con una tesi in materia di diritti fondamentali o sviluppo umano.

Per l’edizione 2016/2017, presentata oggi dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, il Renè Cassin mette in palio tre premi del valore di 10 mila euro ciascuno come contributo per sostenere altrettanti tirocini formativi di giovani laureatisi nell’ultimo anno (nel periodo tra il 1^ aprile 2015 e il 1^ marzo 2016) negli atenei presenti sul territorio emiliano-romagnolo o in una università italiana o estera se i candidati risiedono in Emilia-Romagna.  Grazie alla collaborazione ormai decennale con la KIP International School, la Scuola internazionale di Saperi, Innovazioni, Politiche e Pratiche Territoriali per la Piattaforma del Millennio delle Nazioni Unite i percorsi professionalizzanti offerti ai vincitori del Premio Cassin si svolgeranno, con una durata di 10 mesi in un contesto che si occupa di cooperazione internazionale e sviluppo locale all’interno del programma “Universitas”. Tra le possibili destinazioni: Canada, El Salvador, Senegal, Albani, Roma. C’è tempo fino al 15 giugno 2016 per presentare le candidature.

“Con questo Premio- ha dichiarato la Presidente Saliera- l’Assemblea legislativa non solo dimostra una continuità di impegno nel sostenere la ricerca e la riflessione sui diritti fondamentali e contro le discriminazioni e i totalitarismi, ma fornisce concrete opportunità di professionalizzazione in un settore oggi più che mai strategico come quello della cooperazione allo sviluppo. L’iniziale obiettivo del Premio Cassin che era quello di far crescere localmente una leva di giovani esperti in grado di contribuire alle politiche di tutela e di educazione ai diritti umani si incrocia oggi più che mai con i temi del diritto al lavoro e del miglioramento delle condizioni di vita tanto nella nostra Europa quanto nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, spesso coinvolti in scenari di guerra. L’orizzonte di una pace duratura rappresenta il terreno di semina di chi lavora per i diritti umani e il campo su cui misurare la qualità delle politiche europee per non perdere la conquista tanto faticosamente raggiunta nel secolo scorso”.

“Scopo del Premio, nato vent’anni fa in Assemblea legislativa, era inizialmente quello di incentivare l’apertura di cattedre in diritti umani che non esistevano ancora nei nostri atenei. L’iniziativa ebbe successo- ha spiegato Giuseppe Giliberti, storico coordinatore scientifico del Premio Renè Cassin- Ora il premio serve a creare giovani esperti nella tutela dei diritti e nello sviluppo legati al territorio ma aperti alle esigenze del mondo”. Un aspetto importante- ha sottolineato Sara Swartz, direttrice del Programma Universitas della KIP International School- è che il premio favorisce esperienze di alta qualità consentendo ai vincitori di lavorare stabilmente in organizzazioni internazionali e agenzie di sviluppo locale legate alle Nazioni Unite. Ecco perché nei candidati- ha detto- cerchiamo alta qualità accademica, capacità di lavorare in equipe anche in contesti problematici, come ad esempio quella maturata in precedenti esperienze all’estero, e la conoscenza di una lingua straniera.

Per partecipare al Premio consultare il sito dell’Assemblea legislativa sezione avvisi e bandi

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