Una risoluzione e un’interrogazione presentate da Giulia Gibertoni (Movimento Cinque Stelle) per chiedere di impugnare il decreto legislativo 104 del 16 giugno 2017 sulla Valutazione dell’impatto ambientale (Via) davanti alla Corte costituzionale, come già fatto da altre Regioni, perché ritenuto illegittimo. “Nella Gazzetta ufficiale del 6 luglio scorso- spiega la consigliera Gibertoni- è stato pubblicato il decreto legislativo che definisce quale ‘autorità competente’ la pubblica amministrazione cui compete l’adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità a Valutazione d’impatto ambientale, l’elaborazione del parere motivato e l’adozione dei provvedimenti della stessa Via’”.
Per quanto riguarda la Valutazione ambientale strategica (Vas) e l’autorizzazione integrata ambientale (Aia), “il decreto individua rispettivamente -spiega Gibertoni- l’autorità competente in sede statale e quella competente in sede regionale, ovvero la pubblica amministrazione con compiti di tutela, protezione e valorizzazione ambientale individuata secondo le disposizioni delle leggi regionali o delle Province autonome”.
Per quanto attiene la Via, “lo stesso decreto -spiega ancora la consigliera- determina l’autorità competente in sede statale e quella competente in sede regionale, che corrisponde alla pubblica amministrazione con compiti di tutela, protezione e valorizzazione ambientale”. Inoltre, “il decreto statale individua nel dettaglio i progetti sottoposti in sede statale a Via o a verifica di assoggettabilità a Via”.
“Nell’esercizio delle proprie potestà legislative -spiega l’esponente M5s- le Regioni a statuto ordinario devono conformarsi alla legislazione dell’Unione europea e al rispetto di quanto previsto nel decreto legislativo 152/2006, fatto salvo il potere di stabilire regole ulteriori per la semplificazione dei procedimenti, per le modalità di consultazione del pubblico e degli altri soggetti pubblici interessati. Secondo questo decreto le potestà normative delle Regioni si limitano praticamente al semplice adeguamento dei rispettivi ordinamenti entro il termine perentorio di 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto legislativo 104/2017”.
Ma il reparto delle competenze amministrative tra lo Stato e le Regioni in materia di Via, dice la consigliera Gibertoni, “viene modificato sensibilmente, attribuendo alla competenza dello Stato un rilevante numero di progetti e interventi che nel precedente regime erano invece attribuiti alla competenza delle Regioni. Il decreto legislativo in questione -insiste- è illegittimo per vizio di eccesso di delega per il mancato rispetto del termine fissato, in quanto tardivo, posto anche il parallelo obbligo di dare tempestiva attuazione alle direttive europee, atteso che il termine predetto era stabilito nel 16 gennaio 2017”.
Per questo, la consigliera Gibertoni, ritenendo illegittimo il decreto legislativo, chiede alla Giunta se “non ritenga opportuno, per evitare l’affievolimento dell’autonomia regionale in essere, impugnarlo davanti alla Corte Costituzionale , come già fatto da altre Regioni”.
(Margherita Giacchi)