Sulla legge urbanistica valutazione positiva da parte di Massimo Iotti del Pd; critici invece Piergiovanni Alleva (AltraER) e Giulia Gibertoni (M5s), in particolare sul limite del 3% all’utilizzo di suolo. Nella maggioranza Igor Taruffi (Si) ha parlato di criticità, annunciando nuovi emendamenti di modifica al testo.
Sui contenuti della legge è intervenuto Piergiovanni Alleva (AltraER). “Da una parte c’è il problema dell’utilizzo del suolo, che bisogna limitare, e dall’altra il tema della rigenerazione urbana, che occorre invece incentivare”. Sembra, ha quindi rimarcato, “che l’espansione edilizia sia il modo per dare risposte ai problemi economici”. Il limite, relativamente all’utilizzo di suolo del 3%, ha quindi concluso il consigliere, “non comprende gli interventi edilizi in corso”. Sono “13 mila le abitazioni invendute, solo nel bolognese”.
Giulia Gibertoni (M5s), sulla legge, ha parlato di “occasione persa”, chiedendo per quale motivo il paramento del saldo zero non possa essere adottato “già nel 2018”. Il limite del 3%, ha quindi sottolineato, “non ferma l’utilizzo di suolo”. È troppo ampia, ha poi rimarcato, “la distanza che ci separa dagli assunti di questa legge, rinunciamo quindi a presentare emendamenti: una proposta di legge che tradisce i concetti stessi di pianificazione e di governo del territorio”.
Quella di oggi, ha invece evidenziato Massimo Iotti (Pd), “è un’occasione importante”. Due gli obiettivi: “La riduzione del consumo di solo, tendenza già in atto in Emilia-Romagna, e l’attivazione di processi di rigenerazione, che dobbiamo sostenere”. La legge ha anche la finalità di assicurare “le condizioni per una nuova congiuntura edilizia”. Sul limite del 3% il consigliere Pd ha infine ricordato che “non riguarda l’edilizia residenziale”.
Igor Taruffi (Si) ha riferito di un “lungo confronto con la Giunta”, parlando però di “perplessità sul testo della legge”. Diverse, ha spiegato “le riserve e le critiche, esplicitate anche attraverso la presentazione di decine di emendamenti, in particolare su due aspetti fondamentali: la necessità di assicurare un reale contenimento del consumo di suolo e, sulle previsioni dello strumento urbanistico, la garanzia della preminenza del pubblico sulla programmazione”.
(Cristian Casali)