La gara d’appalto per la redazione del Piano urbanistico generale (PUG) intercomunale dei Comuni dell’Unione Terre d’Argine (in provincia di Modena) e del relativo regolamento edilizio (RE), per un importo di 532mila 443 euro, è al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Andrea Galli (Fi), secondo il quale il criterio individuato per l’aggiudicazione sarebbe quello del massimo ribasso e non quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, indicato dal nuovo Codice degli appalti, con tanto di sentenza confermativa del Consiglio di Stato, quale criterio preferenziale.
Il bando di gara in questione, pertanto, – evidenzia il consigliere nell’atto ispettivo – potrebbe essere immediatamente impugnato senza nemmeno attendere l’aggiudicazione, in quanto l’appalto al massimo ribasso, oltre a non essere ritenuto preferenziale, rischia di svalutare le figure professionali e di attrarre soggetti inadeguati. Peraltro, – sottolinea il capogruppo – dal dicembre 2018 il Comune di Carpi (uno dei Comuni dell’Unione Terre d’Argine insieme a Campogalliano, Novi di Modena e Soliera, ndr) è al centro di un’indagine della magistratura per reati che vanno dalla concussione alla turbativa di libertà nel procedimento di scelta del contraente alla corruzione e nel maggio prossimo Carpi, Soliera e Campogalliano andranno a elezioni amministrative per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale. Dunque, sostiene il forzista, ci sarebbero le condizioni per sospendere la gara d’appalto.
Di qui l’iniziativa di Galli, che, alla luce di quanto riportato, chiede alla Giunta regionale “se ci siano le condizioni per ritenere operativo il bando e se si abbia l’intenzione di intervenire per contrastare, nel settore dei servizi pubblici, le gare d’appalto al massimo ribasso”.
(Luca Govoni)