“Fare chiarezza ed evitare confusione sull’obbligo vaccinale scongiurando che qualche istituto scolastico prenda provvedimenti che mettano in cattiva luce l’immagine dell’intero territorio”. La richiesta arriva attraverso un’interrogazione firmata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli e Andrea Bertani all’indomani della scadenza (che era fissata per il 10 marzo per tutte le regioni) per la presentazione, da parte delle famiglie agli istituti scolastici, della documentazione per l’adempimento degli obblighi vaccinali.
Un invito che scaturisce da una risposta, a un precedente atto ispettivo dei pentastellati, dell’assessore Sergio Venturi in cui il titolare della sanità rispondeva spiegando come “al momento della domanda di ammissione (a scuola, ndr) il genitore si impegna a sottoporre il bambino alle vaccinazioni previste dalla normativa vigente e a presentare direttamente al titolare-gestore del Servizio il certificato vaccinale oppure ad autorizzare il titolare-gestore stesso ad acquisire l’idoneità alla frequenza direttamente presso l’Azienda Usi di competenza”.
Informazioni ritenute dai 5 stelle “fantasiose, perché stabiliscono che l’Ausl possa trasmettere, senza aver ricevuto una delega dai genitori, dati sensibili al titolare dei servizi educativi”. E a supporto di questa interpretazione i consiglieri riportando anche il parere inviato dal Garante della privacy alla Regione: “La comunicazione di dati personali non può trovare soluzione all’interno di quanto previsto dal Codice”.
Per questo e per via dei dati aggiornati, che vedono in tutte le province dell’Emilia-Romagna un netto rialzo delle vaccinazioni (per i bambini di un anno si supera la soglia del 97 per cento), i 5 stelle chiedono chiarezza all’esecutivo. E bacchettano Venturi: “Opportuno evitare in futuro di dare alle interrogazioni risposte non esaustive e soprattutto parziali”.
(Andrea Perini)