COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Violenze di genere /3. Emilia-Romagna. “Il governo stanzi più risorse, la Regione prosegua nelle campagne informative”

Disco verde dell’Assemblea legislativa alle risoluzioni di Pd, Iv, ER Coraggiosa, Europa verde e lista Bonaccini nonché a quella del M5s. Il voto è arrivato dopo il confronto fra le forze politiche seguito all’informativa dell’assessora alle Pari Opportunità Barbara Lori

Il governo stanzi più risorse per il contrasto alle violenze di genere mentre la Regione prosegua nelle campagne stampa di sensibilizzazione e operi affinché i mezzi di informazione usino un linguaggio inclusivo e corretto quando si tratta di questi temi. L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza la risoluzione di Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini per chiedere impegno e concretezza nel contrasto alla violenza contro le donne. Approvata, sempre a maggioranza, anche una risoluzione del Movimento 5 Stelle che chiede alla Regione di rivolgere messaggi di sensibilizzazione “direttamente a uomini maltrattanti e non solo alle vittime di violenze nonché di attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per inserire nelle scuole l’insegnamento dell’educazione sentimentale e affettiva”.

Il voto è arrivato dopo la relazione dell’assessora alle Pari Opportunità Barbara Lori e il dibattito fra le forze politiche. L’assessora ha ricordato come nel 2022, in Emilia-Romagna, le donne che hanno contattato i centri anti-violenza siano state 4.990, mentre 3.534 hanno affrontato un percorso di uscita dalla violenza con un centro antiviolenza. Sono donne che hanno subito violenza principalmente da partner (63,5%) o ex partner (18%) o da familiari (9,3%), violenza non solo fisica ma anche psicologica ed economica. Nel 2022, inoltre, è cresciuto il numero di uomini in trattamento nei 14 Centri per autori di violenza, pubblici e privati, presenti in Emilia-Romagna: sono complessivamente 713 uomini (+26% rispetto al 2021), di cui 480 hanno iniziato il percorso di trattamento proprio nel 2022 (+22%).

Nel corso del dibattito le forze politiche di maggioranza (Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini) hanno ribadito la necessità di interventi per prevenire le violenze e i femminicidi prima di tutto con interventi culturali ed educativi rivolti agli uomini e per creare condizioni che spingano le donne che hanno subito violenze a denunciare e non chiudersi in sé stessa. Il Movimento 5 Stelle ha invitato a porre la stessa attenzione che si pone alle violenze fisiche anche su quelle psicologiche. Per Fdi bisogna impegnarsi nel contrasto alle violenze di genere rafforzando la componente di cultura e formazione, ma senza scadere in scontri ideologici. Dal canto suo per la Lega si deve affrontare il tema senza lasciarsi andare a strumentalizzazioni di tipo politico e ideologico nonché a generalizzazioni sul genere maschile, visto che gli assassini di donne rappresentano una minoranza.

(Luca Molinari e Cristian Casali)

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