COMUNICATO
Assemblea

Vitalizi. Foti (Fdi-An) medita eccezione costituzionalità; Pruccoli (Pd): “Misure attuabili”

In prima commissione dell’Assemblea dibattito sulla riforma degli assegni dei consiglieri. Sì di Rontini (Pd) alla proposta del presidente Pompignoli di chiedere un parere legale. Ex consiglieri: Rinviare esame in attesa pareri su leggi altre Regioni

“Il testo presentato dalla maggioranza è soggetto a censure costituzionali, mi riservo di presentare un’eccezione di costituzionalità da porre al vaglio dell’Assemblea. Sarebbe stato più semplice ridurre del 7% i vitalizi. La legge deve contenere i principi indicati dalla Corte costituzionale, il concetto di equità deve essere vincolato ai criteri di proporzionalità e non discriminazione”. Il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) è intervenuto in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, sull’esame del progetto di legge presentato dal Pd sulla riduzione dei vitalizi degli ex consiglieri regionali.

Il progetto di legge prevede la parificazione dell’età di accesso al vitalizio, attualmente fissata a 60 anni, con quella richiesta ai dipendenti pubblici per la pensione di anzianità, il divieto di cumulo con altri assegni previsti per gli eletti al parlamento nazionale o europeo o di consigliere o assessore di un’altra Regione e la riduzione dell’assegno per i vitalizi già in erogazione. L’obiettivo è quello di diminuire la spesa pubblica, indirizzando i risparmi a investimenti per sicurezza, imprese e lavoro.

“Prima di votare un provvedimento che può essere inficiato da un ricorso- è poi intervenuto il presidente Pompignoli-, e quindi creare un danno alla Regione Emilia-Romagna, propongo di chiedere un parere legale agli uffici”.

La relatrice di maggioranza, Manuela Rontini (Pd), ha accolto positivamente la proposta del presidente: “Nel redigere il provvedimento abbiamo necessariamente esaminato i rilievi sollevati dalla Corte costituzionale sull’argomento, un ulteriore parere è comunque utile”. Dobbiamo avere tutti gli elementi, ha aggiunto, “per arrivare a un testo conforme alla legge”. Intendiamo, ha concluso l’esponente del Pd, “proseguire nel percorso del rigore e della sobrietà”.

“L’idea deve essere quella dell’equità- ha sottolineato il relatore di minoranza Andrea Bertani (M5s)– nel rispetto dei cittadini emiliano-romagnoli”. Si è intervenuto, ha rimarcato, “sulle pensioni dei cittadini e non sui vitalizi dei consiglieri: il vitalizio è visto come un privilegio”. Numerosi costituzionalisti, ha concluso, “considerano legittimo intervenire sui vitalizi”.

Il consigliere Stefano Bargi (Ln) ha chiesto “maggiori garanzie” alla maggioranza, “il provvedimento deve rispettare il principio della legittimità”.

Giorgio Pruccoli (Pd), primo firmatario del progetto di legge, ha poi precisato che “non c’è l’intenzione di esercitare un’azione punitiva nei confronti di nessuno, ma di armonizzare questo strumento al quadro normativo attuale. Proponiamo misure attuabili”.

Igor Taruffi (Sel) ha ribadito che “ci sono le condizioni per arrivare ad un’approvazione del provvedimento con un ampio consenso”.

L’associazione degli ex consiglieri ha fatto pervenire alla commissione un documento nel quale si rileva che “la spesa per i vitalizi che la Regione Emilia-Romagna eroga agli ex consiglieri è sotto i 5 milioni di euro, contro i 14 della Puglia, i 10 della Calabria e del Veneto, i 20 del Lazio e i 12 del piccolo Trentino”. La media dei nostri vitalizi, si specifica nel documento, è di 27.500 euro (lordi/anno, ndr), contro una media delle altre regioni di oltre 47.000 euro, con punte di 72.000 euro”.

Gli ex consiglieri propongono di “rinviare l’esame del progetto di legge di alcuni mesi, aspettando il pronunciamento di diversi Tribunali e probabilmente della Corte costituzionale su altre Regioni che hanno prima di noi legiferato sia sul prelievo temporaneo sui vitalizi in pagamento sia sull’incompatibilità dei vitalizi regionali con quelli del Parlamento”.

(Cristian Casali)

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