Valutare l’introduzione del medico geriatra nelle strutture socio-assistenziali e la dotazione di videosorveglianza a circuito chiuso per contrastare e prevenire episodi di abusi nei confronti degli anziani. Lo chiede Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle, che in una risoluzione invita la giunta a valutare l’inserimento di questa figura professionale nella regolamentazione per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, nonché l’inserimento di un nuovo requisito indispensabile per l’accreditamento delle strutture sul territorio regionale, che dovrebbero dotarsi di un sistema di telecamere. “Gli episodi di violenza segnalati dalla stampa in più occasioni, ed oggetto di indagini delle Procure,- sottolinea la consigliera M5s- riguardano strutture per anziani su cui la Regione ha competenze dirette ed indirette di tipo organizzativo e di vigilanza. È necessario pensare allo sviluppo di un nuovo modello organizzativo”.
La pentastellata propone, così, di istituire la figura del medico geriatra per le strutture residenziali per anziani, “che prenderà direttamente in carico gli ospiti non autosufficienti delle strutture di un dato territorio, con parametri che consentano una reale presa in carico dell’anziano e una collaborazione fattiva con il personale delle strutture”. La consigliera M5s fa notare come attualmente l’assistenza sanitaria di base sia garantita dai medici di medicina generale “che hanno un carico di lavoro rilevante e poco conciliabile con l’assistenza di ospiti delle strutture per anziani”. “L’introduzione della figura del medico geriatra- rimarca Piccinini- potrà consentire di risolvere vari problemi: la qualità e la quantità dell’assistenza degli ospiti, la saturazione dell’attività dei medici di medicina generale e le relative difficoltà legate agli accessi, l’ottimizzazione delle risorse, nel caso si proceda su questa strada appare ovvio che la figura del medico geriatra dovrà essere selezionata pubblicamente, per competenza ed esperienza, ed inserita nella rete dei servizi assistenziali territoriali a fianco dei medici di medicina generale e della rete assistenziale ospedaliera”.
Alla luce dei recenti episodi di maltrattamenti emersi, la pentastellata impegna la giunta a verificare l’opportunità, in sede di revisione dell’attuale regolamentazione della promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, di introdurre la figura professionale del medico geriatra nelle strutture socio-assistenziali “anche al fine di dare una risposta ai continui e ormai cronici episodi di abusi nei confronti degli anziani”. Chiede inoltre di “valutare di inserire tra i requisiti indispensabili per l’accreditamento e l’autorizzazione di strutture socio-assistenziali sul territorio regionale la dotazione di videosorveglianza a circuito chiuso, visionabile solo su richiesta dell’autorità giudiziaria e ispettiva della AUSL, per il monitoraggio e la prevenzione di azioni lesive della dignità di ospiti ed operatori”.
(Giulia Paltrinieri)