COMUNICATO
Sanità e welfare

WELFARE. AUDIZIONE IN COMMISSIONE PER IL MONDO DEL VOLONTARIATO: “RIPENSARE AL SISTEMA”, “FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE” E “CREARE OPPORTUNITÀ PER LE ASSOCIAZIONI”

Si sono confrontati con la commissione Politiche per la salute e politiche sociali i rappresentanti del Centri di servizio per il volontariato (Csv), del Forum terzo settore, di Legacoop sociali e dell’Arci

Audizione in commissione Politiche per la salute e politiche sociali sull’attività in Emilia-Romagna dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) e del Forum terzo settore.

Il coordinatore dei Csv in Emilia-Romagna, Giancarlo Funaioli, e la presidente del Centro di Ferrara, Laura Roncagli, hanno ricordato che “i Centri di servizio erogano in Emilia-Romagna prestazioni sotto forma di servizi a 943 organizzazioni di volontariato”. In particolare, hanno sottolineato, “approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività e assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti alle diverse organizzazioni di volontari e anche servizi logistici”. “Siamo un ponte- hanno evidenziato- tra il volontariato e i soggetti sociali”.

“In media ogni anno- hanno specificato i due rappresentanti dei Csv- il 69% delle associazioni iscritte nei registri presenti in regione fruiscono dei nostri servizi. Negli ultimi 4 anni sono stati orientati 13.370 cittadini mediante colloqui individuali. Sono state coinvolte 150 scuole (80.777 studenti e circa 450 docenti). Organizziamo ogni anno 2.900 ore di attività formative cui partecipano più di 4.000 volontari di 1.000 organizzazioni non profit, sono 9.700 le consulenze fornite a più di 2.000 soggetti e offriamo spazi in locazione gratuita alle associazioni. Inoltre, è attivo un servizio per far conoscere il lavoro delle associazioni e dei volontari del territorio”.

“L’assegnazione dei fondi per la programmazione delle attività dei Csv per all’anno 2016- hanno concluso- ammonta a 3.667.330 euro. Sono in costante diminuzioni le risorse che arrivano dalle fondazioni bancarie, abbiamo quindi individuato altre fonti di finanziamento”.

Luca De Paoli, portavoce del Forum del terzo settore Emilia-Romagna, ha ribadito che “in regione sono attivi circa 64.000 addetti e 450.000 volontari, in stretta relazione con il territorio”. Il terzo settore, ha aggiunto, “è in continuo sviluppo, non si occupa solo del sociale, ma anche di tematiche quali lavoro, formazione, cultura, ambiente e aspetti ricreativi. Promuoviamo- ha concluso- progetti innovativi, il terzo settore può essere volano di nuova economia e buona occupazione”.

Il responsabile di Legacoop sociali, Alberto Alberani, ha ricordato che “in Emilia-Romagna i cooperatori sociali sono 40.000, tutti con regolare contratto di lavoro, mentre 100.000 sono gli assistenti familiari”. Occorre, ha sottolineato, “ripensare il sistema in modo complessivo, prospettare un patto dei lavori sociali”.

Giorgio Bonini della Federazione italiana organismi per le persone senza dimora Fiops ha ribadito che “il volontariato all’interno del terzo settore ricopre una funzione fondamentale”. Occorre, ha evidenziato, “favorire la partecipazione al volontariato di persone in condizioni particolarmente disagiate, come rifugiati e carcerati”.

Infine, Gian Paolo Crepaldi, rappresentante dell’Arci, ha rimarcato che “il volontariato è un’attività con una rilevanza economica e crea coesione sociale”. È importante, ha concluso, “creare opportunità per le associazioni, semplificare il sistema, anche a livello normativo”.

La Giunta ha confermato gli strumenti esistenti rivolti al volontariato, ponendosi, inoltre, l’obiettivo di redigere un testo unico sul terzo settore.

(cr)

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