Rendere noti i dati e le statistiche riguardanti i minori allontanati dalla propria famiglia di origine. È la richiesta del consigliere Michele Facci (Lega) in una interpellanza firmata anche dai colleghi di gruppo Simone Pelloni, Fabio Bergamini, Massimiliano Pompignoli, Matteo Rancan, Valentina Stragliati e Daniele Marchetti.
Nel documento, Facci vuole sapere se la mancanza di informazioni “sia in contrasto con le funzioni assegnate alla Regione dalla legge regionale sulle politiche per le nuove generazioni, e se non ritenga che la raccolta e analisi dei dati in questione rientri anche nei compiti attribuiti all’Osservatorio regionale per l’infanzia, nonché nelle funzioni del Garante regionale per l’infanzia”. Infine, il consigliere alla giunta “se non ritenga che l’assenza di conoscenza dei dati in questione sia idonea ad impedire una corretta valutazione circa il sistema di tutela dei minori, così da rendere potenzialmente inefficace l’attività di programmazione” come indicato dalla legge regionale.
La norma, ricorda Facci, prevede la costituzione dell’Osservatorio regionale per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani che ha “il compito di fornire un impianto certo e coordinato di conoscenze sulla reale condizione delle nuove generazioni in Emilia-Romagna”. La richiesta di dati risale al 2019, continua il consigliere leghista, e “gli Uffici preposti dichiaravano che tali dati non erano disponibili a livello regionale in quanto “non oggetto di comunicazione obbligatoria attraverso il sistema Sisam”. La richiesta è stata poi reiterata anche nel 2012 e 2022 e gli Uffici “dichiaravano che il dato richiesto “non è nella disponibilità di questa Direzione generale”. Quindi, conclude Facci, “la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato di non essere a conoscenza dei dati relativi” a spesa sociale per il sostegno alla genitorialità, permanenza dei minori al di fuori della famiglia originaria e controlli svolti nelle comunità che accolgono minori.
(Gianfranco Salvatori)
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