COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Il Pd: il governo stanzi più risorse contro la povertà

Un’interrogazione a prima firma di Antonio Mumolo e sottoscritta anche da Andrea Costa, Marcella Zappaterra, Mirella Dalfiume e Pasquale Gerace chiede chiarezza sulle misure introdotte dall’esecutivo nazionale dopo i cambiamenti del reddito di cittadinanza

Il governo inserisca nella prossima finanziaria le risorse necessarie l’emergenza povertà, accertarsi che il governo abbia determinato le condizioni affinché tutti i percettori di reddito di cittadinanza abili al lavoro a seguito della sospensione della misura possano transitare in nuove misure di sostegno o d’inserimento lavorativo.

A chiederlo è un’interrogazione del Partito democratico a firma di Antonio Mumolo (primo firmatario), Andrea Costa, Marcella Zappaterra, Mirella Dalfiume e Pasquale Gerace.

“Per i cosiddetti “occupabili” non è chiaro quali siano le misure reali che scatteranno per supportarli nella transizione verso una possibile occupazione, nonostante per essi sia stata prevista sulla carta, con decorrenza dal primo settembre 2023, la nuova misura del supporto per la formazione e per il lavoro (SFL), la quale si propone di agevolarne l’occupazione, non è ancora chiaro come questa misura verrà attuata nella pratica e da più parti si levano voci critiche in merito alla gestione governativa della transizione dal reddito di cittadinanza alle nuove misure, la quale sta determinando forti tensioni sociali in tutto il Paese”, spiegano i democratici per i quali “appare di particolare complessità la gestione della “fase transitoria” fino al 31 dicembre prossimo e la “presa in carico” da parte dei servizi sociali di persone definite “non attivabili al lavoro”: i Comuni stanno riscontrando alcune parziali disfunzioni o tardivi allineamenti circa i dati contenuti nella piattaforma informatica dedicata e in relazione all’assegno di inclusione che decorrerà dal primo Gennaio 2024 manca ancora una esatta definizione dei “nuclei con componenti in condizioni di svantaggio”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta per sapere se “il governo ha determinato le condizioni affinché tutti i percettori di reddito di cittadinanza abili al lavoro a seguito della sospensione della misura possano transitare in nuove misure di sostegno o d’inserimento lavorativo e se la Regione ritenga opportuno sollecitare il governo ad inserire nella manovra di bilancio le risorse necessarie per il sostegno delle misure volte ad affrontare la povertà”.

(Luca Molinari)

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