COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Inizia in commissione l’esame della proposta del Pd per il microcredito d’emergenza

Il pdl viene illustrato in commissione Sanità. Relatore Mumolo (Pd): “prestito finanziario di modesta entità destinato a persone con elevata vulnerabilità sociale ed economica”. Callori (Fdi): “quale soggetto pubblico farà da garante?”

Prende il via in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, l’esame della proposta di legge del Pd finalizzata a sostenere il microcredito d’emergenza, di cui è primo firmatario e relatore Antonio Mumolo.

Il microcredito d’emergenza (regolato dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) – spiega il relatore – “consiste in un prestito finanziario di modesta entità destinato a soggetti che, per la loro vulnerabilità sociale ed economica (come, ad esempio, le persone non autosufficienti e quelle disoccupate), sono normalmente esclusi dai canali commerciali di credito”. Negli ultimi anni – ricorda il dem – lo strumento ha avuto ampia diffusione anche nelle economie occidentali, a causa dell’aumento delle persone indigenti in seguito alla crisi. Il prestito in questione – precisa il consigliere – è finalizzato “all’acquisto di beni o servizi necessari al soddisfacimento di bisogni primari, non può eccedere i 10mila euro e deve essere restituito al massimo in cinque anni”. Sul territorio regionale – evidenzia l’esponente del Pd – sono attive da tempo alcune progettualità per accompagnare il richiedente in questo percorso e la proposta legislativa ha l’obiettivo di agevolare la concessione dei crediti in parola, promuovendo, in tal modo, l’inclusione sociale e finanziaria tramite l’istituzione di un fondo di garanzia rotativo fino alla copertura dell’80% del credito erogato. Per la copertura finanziaria del progetto di legge – conclude Mumolo – sono disponibili, per l’anno in corso, 250mila euro accantonati in sede di adozione del bilancio di previsione.

In sede di dibattito, Fabio Callori (Fdi) chiede quale soggetto pubblico farà da garante del prestito. Il relatore risponde che il fondo rotativo rappresenta la garanzia per la banca che eroga il prestito. Gli enti locali – precisa Mumolo – saranno coinvolti solo in quanto titolari della gestione dei servizi sociali.

La proposta di legge è sottoscritta anche da Marcella Zappaterra, Paolo Calvano, Giorgio Pruccoli, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini, Mirco Bagnari, Roberto Poli, Francesca Marchetti, Nadia Rossi, Barbara Lori, Enrico Campedelli, Gianni Bessi, Massimo Iotti, Paolo Zoffoli, Luciana Serri e Stefano Caliandro.

(Luca Govoni)

Sanità e welfare