COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Interruzione gravidanza, Forza Italia: riformare il sistema dei consultori

Secondo un consigliere, nonostante la Regione confermi un trend in calo, i numeri di aborti in Emilia-Romagna sono ancora molto elevati

Riformare il sistema dei consultori e operare per ridurre le interruzioni volontarie di gravidanza. A impegnare la Giunta in questa direzione è una risoluzione di Forza Italia. “I dati relativi al 2016- spiega il capogruppo- parlano di 7.688 interruzioni volontarie di gravidanza: nonostante la Regione confermi un trend in calo è evidente che questi numeri sono ancora molto elevati, quindi è importante che le istituzioni continuino ad occuparsi del tema”.

Secondo l’esponente azzurro “un ruolo chiave è rivestito dai consultori”, che, quindi, “dovrebbero ispirarsi ai principi sanciti dalla nostra Costituzione la quale tutela la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio e quale istituzione finalizzata al servizio della vita, all’istruzione e all’educazione dei figli, tutelando l’unità familiare, la fecondità, la maternità e l’infanzia”.

Il consigliere però sottolinea come “la relazione prodotta dalla Regione, pur analizzando le caratteristiche socio-demografiche delle donne che fanno ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza non sembra tuttavia analizzare le condizioni per le quali si ricorre all’interruzione, le modalità di supporto messe in atto per evitarle, la collaborazione con le formazioni sociali di base e le associazioni di volontariato, tutti aspetti invece messi in evidenza dalla normativa in materia”.

Per questo il consigliere impegna la Giunta “a rivedere complessivamente le modalità di applicazione della legge 194, incentrando la propria azione sulla promozione della vita e della famiglia, a operare, con tutte le modalità possibili, per un sempre più costante e significativo calo delle interruzioni di gravidanza sul nostro territorio, a riformare il sistema complessivo dei consultori i quali devono agire supportando con atti concreti la donna per permetterle la prosecuzione della gravidanza, a coinvolgere, nell’attività svolta dai consultori e anche attraverso eventuali contributi, quelle formazioni di base e associazioni di volontariato che operano per il sostegno alle donne che vivono una gravidanza difficile o inattesa e per la tutela della vita del concepito e, infine, a integrare, a partire dal prossimo anno, la relazione sulle interruzioni volontarie di gravidanza, anche con i riferimenti alle motivazioni e alle modalità di supporto e di sostegno alla donna”.

(Margherita Giacchi)

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