Riportare a 59 la capacità di accoglienza degli ospiti alla Casa Protetta di Montese (Modena), oggi ce ne sono 44, e dotarla del personale necessario. Lo aveva chiesto, in un’interpellanza, la Lega. Un peccato, è stato sottolineato in Aula, perché la Casa protetta, nata negli anni ’70, è diventata nel tempo un fiore all’occhiello e un punto di riferimento per la zona. Negli anni il decadimento ha portato gli ospiti da 59 a 40 unità a causa della mancanza degli infermieri per curare persone che necessitano di assistenza continuativa.
La Giunta ha risposto il tema è importante, perché riguarda la mancanza di infermieri che investe tutta Italia. Il contratto con la Cra, ha spiegato l’assessorato, scade alla fine di ottobre. Nel frattempo è stato sottoscritto un protocollo sperimentale tra l’Ausl di Modena e il gestore della struttura. Si prevede fino alla fine dell’anno il mantenimento nelle Case residenza per anziani (Cra) degli infermieri assunti dall’Ausl dopo concorso. Questo in attesa che il gestore riesca a reperire infermieri. Nonostante la ripresa dopo il lockdown, la Casa di Montese è arrivata a ospitare 52 persone, ma oggi si è a 44 perché va mantenuto il rapporto di un infermiere ogni 11 degenti.
(Gianfranco Salvatori)


