COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Non autosufficienza: in Emilia-Romagna 480 milioni di euro nel 2024

Sempre sul tema non autosufficienza sono poi stanziati per il 2024 ulteriori 78.080.510 euro destinati, in particolare, a progetti specifici di vita indipendente per le persone con disabilità

Nel 2024 alle aziende sanitarie della regione andranno 481.890.000 euro per la non autosufficienza: 31.694.739 euro a Piacenza, 47.358.033 euro a Parma, 53.192.772 euro a Reggio Emilia, 72.788.451 euro a Modena, 99.250.913 euro a Bologna, 14.086.788 euro a Imola, 40.252.040 euro a Ferrara e 123.266.264 euro in Romagna.

Via libera dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, alla ripartizione delle risorse per la non autosufficienza nel 2024.

Queste risorse vengono distribuite nei territori sulla base della presenza di popolazione con più di 75 anni d’età (345.117.767 euro per 592.096 persone), con gravissime disabilità (10.519.551 euro) e con disabilità (106.165.254 euro). Assegnati poi 20.087.428 euro di quote aggiuntive per i servizi in particolari condizioni, come nelle zone montane e in quelle disagiate.

Sempre sul tema non autosufficienza sono poi stanziati per il 2024 ulteriori 78.080.510 euro destinati, in particolare, a progetti specifici di vita indipendente per le persone con disabilità.

L’assessore al Welfare Igor Taruffi illustra in commissione i contenuti dell’atto.

“Sono risorse importanti per i territori, a livello distrettuale manca però il quadro della situazione economica, un aspetto fondamentale per fare valutazioni corrette”, critica Daniele Marchetti (Lega).

“Serve un monitoraggio sull’utilizzo di queste risorse, anche rispetto al tema dell’accreditamento”, rimarca poi Francesca Maletti (Partito democratico).

“Sulle tempistiche si può migliorare, in altre regioni ci sono certezze sul triennio, così come sulla quantità, tanto che quest’anno il Veneto stanzia 838 milioni di euro, una cifra ben superiore a quella dell’Emilia-Romagna”, evidenzia Simone Pelloni (Rete civica).

(Cristian Casali)

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