COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Partito democratico: “Ripristinare e aumentare il fondo per i contributi affitto”

Presentata una risoluzione a prima firma Mumolo per chiedere di adeguare la dotazione finanziaria alla luce dei tagli operati dal governo

Ripristinate e aumentare adeguatamente la dotazione finanziaria, almeno su base triennale, del fondo sociale per l’affitto, e del fondo per la morosità incolpevole. A tal fine, il Partito democratico (a prima firma Antonio Mumolo) ha presentato una risoluzione per impegnare la giunta ad agire in sede di Conferenza Stato-Regioni e a sollecitare il governo e il parlamento.

“L’abitazione -ha sottolineato il consigliere- costituisce un bene di primaria importanza, assicura in concreto il soddisfacimento di un bisogno primario collegato alla personalità, che merita di essere incluso tra i diritti fondamentali della persona, tutelati dall’articolo 2 della Costituzione. Il fondo per l’affitto in particolare si rivolge quei lavoratori che, pur avendo un contratto e svolgendo un’attività lavorativa, a causa di reddito basso, non riescono a sostenere l’intero canone di locazione, che spesso supera il 50% del loro reddito famigliare”.

Da qui la sollecitazione a intervenire nelle sedi opportune, poiché, ha concluso Mumolo, “la scelta del governo di non finanziare il fondo affitti incide in modo devastante sulla già grave situazione abitativa del paese, alle prese con costi delle locazioni insostenibili, rincari energetici, inflazione e ripresa delle esecuzioni degli sfratti. Il fondo affitto raccoglie sempre numerose domande di contributo: nel 2022 sono state raccolte complessivamente oltre 70mila domande, circa un terzo in più rispetto a quelle raccolte nel 2021, in un trend di continuo aumento del fabbisogno che richiede la disponibilità di risorse adeguate. In assenza di un finanziamento statale, risulta finanziariamente insostenibile la previsione di adeguate risorse da parte della sola Regione Emilia-Romagna per la raccolta delle domande per un nuovo bando”.

La risoluzione è firmata anche da: Marcella Zappaterra, Andrea Costa, Roberta Mori, Nadia Rossi, Stefano Caliandro, Francesca Marchetti, Pasquale Gerace.

(Lucia Paci)

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