COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Prodi (Misto): fondi fermi in Cassa depositi e prestiti vengano utilizzati per politiche abitative

Al 30 settembre 2019, sulla base dei dati forniti dalla Cassa, scrive in un’interrogazione la consigliera, sono 970 milioni le risorse ex Gescal dedicate alle Regioni

I fondi nazionali dedicati alle politiche abitative fermi nei conti correnti di Cassa depositi e prestiti sono al centro di un’interrogazione di Silvia Prodi. La consigliera del Gruppo misto scrive infatti che, “al 30 settembre 2019, sulla base dei dati forniti da Cassa depositi e prestiti, sono complessivamente 970 milioni di euro le risorse ex Gescal disponibili dedicate alle Regioni”. Per questo domanda all’esecutivo regionale se “sia a conoscenza di quali siano le risorse (sia le somme non impegnate, che impegnate ma non utilizzate) eventualmente destinate alla Regione Emilia-Romagna e quindi se ne sia possibile l’utilizzo nell’ambito delle politiche abitative, per incrementare il fondo del piano casa regionale, per il recupero degli alloggi Erp esistenti ma attualmente non fruibili in modo che nessun alloggio pubblico resti sfitto”.

Prodi ricorda infatti che “nel marzo 2016 il settimanale ha reso noto che in un conto corrente della Cassa depositi e prestiti (Cdp), vincolato ad interventi di edilizia residenziale pubblica, figuravano giacenze per oltre un milione di euro (1.017.779.954 di euro) e risorse assegnate ma non spese per oltre 1 milione e 300mila euro (1.347.168.302 euro). A queste, si legge nell’atto presentato da Prodi, si aggiungevano ‘girofondi’, da acquisire dal ministero dell’Economia e delle finanze e da quello delle Infrastrutture e dei trasporti, per 356 milioni”.

La consigliera del Gruppo misto rimarca infine che la precarietà abitativa investe in Italia centinaia di migliaia di famiglie: si calcolano 650.000 nuclei famigliari nelle graduatorie comunali, e circa 60.000 sentenze di sfratto emesse annualmente. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, argomenta la consigliera, “il rapporto Orsa 2015 indica che le domande Erp interessano l’1,9% delle famiglie e la loro entità è pari al 55,9% del parco alloggi esistente. Mentre i dati relativi al 2017 attestano un numero di sfratti emessi nella nostra regione pari a 4.589”.

(Andrea Perini)

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