COMUNICATO
Sanità e welfare

WELFARE. PROGETTO DI LEGGE PER INCLUSIONE SOCIALE PERSONE CON FRAGILITÀ, IN COMMISSIONE APPROVATI L’ARTICOLATO, 22 EMENDAMENTI E 3 SUBEMENDAMENTI

Marchetti (Pd): “Maggiori competenze alla commissione”; Gibertoni (M5s): “Definire un ordine diverso di priorità”; Foti (Fdi): “Le clausole valutative sono di competenza dell’Assemblea legislativa e non di soggetti esterni”

Parere positivo sull’articolato – con il sì della maggioranza, Pd e Sel, e l’astensione dei consiglieri di minoranza, Ln, M5s, Fi e Fdi – dalla commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport, presieduta da Giuseppe Paruolo, al progetto di legge della Giunta ‘Disciplina a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l’integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari’.

Il provvedimento si rivolge a persone disoccupate o inoccupate, la cui condizione si caratterizza per la compresenza di problematiche afferenti la dimensione sociale o sanitaria e la cui inclusione sociale e autonomia è perseguita attraverso il lavoro, prevedendo anche programmi personalizzati.

La commissione ha anche approvato 22 emendamenti e 3 subemendamenti, 14 dei quali presentati dalla relatrice del disegno di legge, Francesca Marchetti (Pd), che a proposito delle sue proposte di modifica ha spiegato come si tratti di “emendamenti attraverso i quali si è voluto attribuire maggiori competenze alla commissione assembleare”, oltre a determinare delle specificazioni in ambito di “sistemi informativi”, uniformandoli a criteri di “efficacia e accessibilità per gli utenti”.

Quattro gli emendamenti approvati (di cui due subemendati dal Pd), sui 7 presentati da Giulia Gibertoni (M5s): “E’ opportuno definire un ordine diverso di priorità- ha sottolineato l’esponente M5s- primo obiettivo di questa legge deve essere il sostegno e la promozione dell’inserimento lavorativo, valutando le differenti fragilità e vulnerabilità”, oltre a “individuare standard minimi sulle competenze degli operatori del settore”.

Sette, invece, gli emendamenti approvati sui 19 totali (di cui 5 ritirati) presentati da Tommaso Foti (Fdi), che ha ribadito come “le clausole valutative non sono di competenza di soggetti esterni ma dell’Assemblea legislativa”. Precisazione raccolta dai rappresentanti della Giunta: “Valuteremo modifiche alla legge, specificando il fatto che i soggetti esterni interessati al provvedimento hanno l’onere di raccordarsi per fornire all’Assemblea legislativa gli strumenti idonei alla valutazione”.

(cr)

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