COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare Reggio. Maltrattamenti in casa protetta a Correggio, M5s: “Necessari più controlli nelle strutture”

Raffaella Sensoli e Giulia Gibertoni, con un’interrogazione, chiedono alla Giunta di incentivare i sopralluoghi, per tutelare gli ospiti ma anche i lavoratori che svolgono bene il proprio lavoro

Maggior controllo delle strutture accreditate dedicate all’assistenza degli anziani per tutelare gli ospiti ma anche i lavoratori che svolgono con abnegazione e spirito di servizio il proprio lavoro. Lo chiedono Raffaella SensoliGiulia Gibertoni, consigliere regionali del Movimento 5 stelle, dopo le accuse mosse nei confronti di 13 operatrici sociosanitarie indagate per maltrattamenti nei confronti degli ospiti, alcuni ultraottantenni, di una struttura comunale per anziani di Correggio convenzionata con il Servizio sanitario nazionale e accreditata a una cooperativa della città emiliana.

“L’azienda Usl di Reggio Emilia- scrivono nell’atto i pentastellati- dovrebbe essere costantemente impegnata per prevenire possibili situazioni di abuso e di maltrattamento, promuovendo incontri periodici per approfondire i principali meccanismi che possono generare fenomeni di abuso”. Per le consigliere M5s sarebbe opportuno che i responsabili dei servizi sociali e sanitari mostrassero maggiore attenzione sullo stato delle strutture accreditate con controlli periodici stringenti sull’attività assistenziale e sopralluoghi per poter rilevare eventuali anomalie nell’assistenza. “Avrebbero dovuto ricevere segnalazioni da parte dei familiari degli anziani in modo formale o verbalmente o in modalità anonima- sottolineano Sensoli e Gibertoni- la mancanza totale di tali segnalazioni sembra dimostrare che non venga riconosciuta dalla collettività alcuna competenza in materia di controlli a tali ramificazioni del sistema socio sanitario regionale. Gli strumenti ispettivi e di controllo in capo all’Ausl di Reggio Emilia e del Comune interessato sembrano non aver adempiuto alla loro missione”.

Per questo le pentastellate chiedono alla Giunta “se non intenda esercitare una maggiore funzione ispettiva e di controllo tramite gli organismi locali preposti, innanzi tutto a tutela delle persone anziane non autosufficienti ospiti, soggetti fragili, ma anche a tutela dei lavoratori che contrariamente agli indagati, con spirito di servizio e abnegazione svolgono con responsabilità e correttezza il proprio lavoro”.

(Giulia Paltrinieri)

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