COMUNICATO
Assemblea

Welfare. Servizi prima infanzia, Mastacchi (Rete civica): sostenere il privato convenzionato

“L’eventuale mancata apertura di servizi per l’infanzia gestiti da privati comporterebbe un aggravio di costi per la collettività maggiore rispetto a un aiuto finanziario da corrispondere in questa fase precedente alla riapertura”

La tenuta del sistema integrato regionale dei servizi per la prima infanzia (0-6 anni), che poggia sulla sinergia tra pubblico e privato convenzionato, in vista dell’imminente riapertura di nidi e materne, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Marco Mastacchi (Rete civica), che prende spunto dalla situazione che si sta delineando nel comune di Bologna. L’area Educazione e istruzione del Comune di Bologna – riporta il consigliere – ha inviato ai gestori dei nidi privati una bozza di convenzione per l’annualità 2020/2021 stando alla quale non viene riconosciuto alcun indennizzo economico per i costi extra sostenuti per la messa a norma anti Covid nemmeno in caso di secondo lockdown. Si tratta di una scelta- sottolinea Mastacchi- che mette a rischio la tenuta dell’intero sistema educativo integrato”. I gestori privati di servizi per l’infanzia, infatti, – evidenzia il capogruppo – debbono attuare una pianificazione economica rigorosa prima di avviare l’attività annuale, non potendo attingere, in caso di necessità improvvise, alle risorse straordinarie di cui può disporre un gestore pubblico. L’eventuale mancata apertura di servizi per l’infanzia gestiti da privati – puntualizza l’esponente di Rete civica, comporterebbe un aggravio di costi per la collettività maggiori di quelli necessari, in questa fase precedente all’apertura, per fornire loro un aiuto finanziario. Da qui la richiesta alla Giunta regionale di chiarire “quali azioni siano state intraprese per garantire la riapertura dei servizi per l’infanzia pubblici e privati; quali misure siano state attivate per abbattere le liste di attesa e azzerare le rette, considerando che i nidi rappresentano un fondamentale strumento di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; quali aiuti concreti siano stati predisposti per contribuire a sostenere il sistema integrato dei servizi educativi per la fascia d’età 0-6 anni e, contestualmente, a supportare le amministrazioni comunali nelle convenzioni che entro metà settembre devono essere rinnovate con i gestori privati dei servizi”. Infine, Mastacchi invita l’esecutivo regionale “a valutare un aggiornamento della normativa regionale di applicazione delle linee guida nazionali in materia di servizi educativi per la prima infanzia, al fine di mettere a punto strumenti normativi più efficaci e puntali nella gestione sistema integrato dei servizi educativi per la fascia d’età 0-6 anni” “

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