COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Sì in commissione a proposta Pd: misure per la natalità e per un’immigrazione inclusiva

Una proposta di Forza Italia relativa a interventi a favore della natalità è stata ritirata dopo la discussione

Attivare, in collaborazione con il governo nazionale, politiche per sostenere la ripresa della natalità e, contestualmente, favorire un’immigrazione strutturata e inclusiva.

Via libera dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, alla richiesta contenuta in una risoluzione del Partito democratico, a prima firma Marilena Pillati. La proposta è stata sottoscritta anche dai dem Palma Costi, Marcella Zappaterra, Nadia Rossi, Mirella Dalfiume, Antonio Mumolo, Manuela Rontini, Ottavia Soncini, Stefano Caliandro, Luca Sabattini, Roberta Mori, Francesca Marchetti, Massimo Bulbi, Matteo Daffadà e Marco Fabbri.

I proponenti sollecitano azioni ancora più incisive rivolte alle famiglie, a partire dal tema dei servizi per l’infanzia. Chiedono poi di potenziare le politiche attive per il lavoro e l’inclusione sociale, con particolare attenzione alle giovani donne che cercano di entrare nel mercato del lavoro. Inoltre, reclamano politiche migratorie che incoraggino l’insediamento di giovani e famiglie attraverso azioni di accoglienza integrata e sostegno all’abitazione e che valorizzino le competenze dei migranti. Richiedono poi di riconosce la salute riproduttiva come un elemento fondamentale del servizio sanitario regionale. Propongono, infine, di potenziare l’offerta formativa (anche per i minori stranieri non accompagnati), con particolare attenzione alle professioni sociali e sanitarie.

Marilena Pillati spiega che “l’Emilia-Romagna dovrebbe puntare ad avere circa 38mila nati all’anno, oltre 8mila in più rispetto a quelli attuali – la scuola primaria in Emilia-Romagna ha visto una riduzione di 26mila studenti in 5 anni, con specifici impatti negativi sulle aree montane e interne”. “La mancanza – aggiunge la consigliera – di politiche adeguate in materia di sostegno alla natalità, di conciliazione tra vita lavorativa e familiare e di inclusione delle donne nel mercato del lavoro ha contribuito a rendere ancora più critica la situazione demografica”. Inoltre, conclude la consigliera, “l’incapacità di attrarre e integrare adeguatamente flussi migratori qualificati e la mancanza di servizi di supporto alle famiglie, come asili nido e servizi per l’infanzia, rappresentano ulteriori fattori che aggravano la crisi demografica, riducendo il potenziale di crescita e di sviluppo del nostro paese”.

All’esame anche un atto d’indirizzo di Forza Italia, ritirato poi a fine seduta. Valentina Castaldini richiede “di istituire un gruppo interdirezionale per le azioni integrate per la natalità, un coordinamento trasversale delle direzioni generali con lo scopo di censire le azioni già in atto, di favorire l’integrazione delle politiche e dei programmi regionali in materia sociale, scolastica, formativa, sanitaria, abitativa, culturale, del tempo libero, del lavoro, di pianificazione territoriale, di mobilità e di sviluppo sostenibile che possano avere una ricaduta positiva sulla natalità, individuando la modalità più efficace di collaborazione fra i servizi regionali coinvolti e studiando proposte innovative”. A sostegno della richiesta la consigliera ricorda come “nel paragone dei trienni 2008-2010 e 2020-2022 il calo delle nascite in Emilia-Romagna è del 29,2% e le anticipazioni Istat per il 2023 parlano di un ulteriore calo rispetto al 2022 del 3,3%, un nuovo minimo storico di 888mila nati in meno”.

Il commento di Palma Costi (Pd): “Il tema della sfida demografica richiede la capacità di leggere le criticità in modo attuale. Abbiamo consultato degli esperti, cercando poi di tradurre le loro indicazioni nella risoluzione in discussione, tenendo conto anche delle iniziative già attivate dalla Regione Emilia-Romagna, come, ad esempio, le pluriclassi”.

(Cristian Casali)

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